La scuola turca e i principi di Atatürk

Un articolo sul quotidiano Taraf, nei giorni scorsi, ha fatto pensare a un’autentica rivoluzione: all’abolizione, su iniziativa dello YÖK (l’organismo che sovrintende all’istruzione superiore), del corso obbligatorio oggi per tutti dedicato ai “principi di Atatürk” e alla “storia della rivoluzione” – corso istituito nel 1981 dal regime militare autore del colpo di stato del 12 settembre 1980. La notizia è stata smentita, il problema rimane: che compatibilità c’è tra un sistema democratico e un indottrinamento del genere? Per quanto mi riguarda: invece di parlare di “regresso democratico” in Turchia – come fanno gli sprovveduti, ad esempio Lorenzo Kamel su Aspenia – e di avanzare giudizi apocalittici sull’Akp, non sarebbe meglio tenere in considerazione questo retaggio autocratico di un passato non lontano e aspettare che venga scritta la nuova costituzione?

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