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La scuola Zani ed i diversi volti della violenza psicologica

Creato il 15 dicembre 2015 da Ambrogio Ponzi @lucecolore
La scuola Zani ed i diversi volti della violenza psicologica
La scuola media, ora scuola secondaria di 1° grado, si colloca oggi al centro del sistema educativo e formativo. Questo le affida una missione delicata che condiziona lo sviluppo successivo, non solo scolastico, dei cittadini del futuro. Il progetto “Un ponte per crescere” che la scuola P. Zani di Fidenza sta portando avanti coinvolgendo anche specialisti esterni, va in questa direzione. Il progetto per le problematiche affrontate è senz'altro di attualità e di rilevante importanza. 

La scuola Zani ed i diversi volti della violenza psicologica

L'edificio della scuola appena completato nella sua
struttura in una cartolina d'epoca degli anni '30

Un ponte per crescere: progetto di prevenzione al bullismo Il prossimo 19 dicembre ’15 si svolgerà l’incontro delle classi che hanno partecipato ad un’interessante iniziativa di collaborazione fra il mondo della scuola e lo studio “Psicologiafidenza”, in un’alleanza mirata alla prevenzione dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo. Si tratta del progetto “Un ponte per crescere” coordinato dalle psicologhe Silvia Ferrari e Sonia Leila Khalfi, con la collaborazione di Manila Massari, e offerto in collaborazione gratuita alla scuola secondaria di 1°  grado “P. Zani”.  Il progetto si è sviluppato in diversi momenti: l’incontro aperitivo di presentazione che si è tenuto nelle prime settimane di ottobre, l’illustrazione dell’iniziativa ai genitori per spiegare lo spirito dell’iniziativa, gli incontri con le classi. A queste tre fasi seguirà il momento di restituzione ai genitori, in programma per il mese di gennaio. Le dott.sse Ferrari e Khalfi sono partite dal principio per il quale “lo scopo della scuola è quello di trasformare gli specchi in finestre”, puntando sulla presentazione di modalità corrette di interazione fra adolescenti, ma anche fra ragazzi e adulti, termine che comprende genitori ed insegnanti.  Le aree di intervento sono state le seguenti: bullismo, i rischi della rete, i diversi volti della violenza psicologica. A tali aspetti le dott.sse Ferrari e Khalfi hanno opposto modelli positivi, quali l’educazione alle differenze e il potenziamento delle abilità scolastiche, utili per generare stili di comportamento “positivi”. Si deve sottolineare come spesso gli interventi mirati a contrastare il bullismo diano soltanto dei divieti, senza offrire uno stile di vita diverso, che allontani i ragazzi dai pericoli della rete, mentre il progetto “Un ponte per crescere” abbia cambiato la prospettiva simulando situazioni con un approccio corretto e controllato, basato sulla riflessione come antidoto alla velocità e alla sconsideratezza della “condivisione senza riflessione” tipica dei nuovi social media. Nel teatro della scuola primaria “De Amicis”, concesso gentilmente dalla Direzione Didattica, in mattinata si svolgerà quindi l’incontro aperto alle classi che hanno svolto il percorso, le classi terze 3^ B ( prof.ssa Marzaroli), 3^ C  (prof.ssa Bertuzzi), D (prof.ssa Rajola), E (prof.ssa Fava)  e la classe 2^ A (prof.ssa Dallospedale), che potranno rivedere il loro percorso di crescita attraverso una panoramica delle attività svolte in classe.  Sarà un’occasione per la scuola per ringraziare le psicologhe Ferrari e Khalfi per l’impegno e per la preziosa offerta, ma servirà anche per gettare le basi per la restituzione alla componente dei genitori, che scopriranno come ci siano tanti modi per essere buoni genitori guardando ai propri figli non come se fossero specchi che riflettono il presente, ma come finestre aperte su un panorama diverso,  più aperto e responsabile.
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