La seconda repubblica

Sento sempre parlare di prima repubblica come se fosse il ludibrio del ludibrio. Politici che rubavano, che si rifugiavano all’estero per non essere arrestati, che venivano tradotti in carcere perché avevano commesso reati, politici  con le mani in pasta assieme alla mafia.

Quella che adesso chiamano la seconda repubblica, non è altro che la continuazione della prima. I politici continuano a rubare e quel che è peggio alla berlusconiana, cioè solo per le proprie tasche.

Si sono aggiunti gli affaristi, sempre alla berlusconiana, che portano i loro soldi all’estero per non pagare le tasse, che approfittano delle disgrazie altrui e se la ridono nel letto e che fanno gli affari sporchi con la malavita organizzata (Osso, Mastrosso, Carcagnosso), come prima.

Si fanno “scudi” per gli evasori, come fossero lumache viscide e nude che hanno bisogno di essere protette da un carapace, si fanno leggi ad personam, per non mandare in carcere i corruttori, si fanno legittimi impedimenti per andare anche a puttane, si trasforma il parlamento in un mercato delle vacche, con  chi vende e chi compra voti.

Questa seconda repubblica è assai peggio della prima. Ammesso che questa sia una “seconda” repubblica e non un putiferio di furbi, furbastri arraffatori e profittatori, venditori e venduti, compresi i legaioli nepotisti, annusatori del territorio e adoratori del dio PO.