Magazine Cultura
Una vera e propria seconda stesura, nei fumetti non l'ho praticamente mai fatta. Scrivo una decina di tavole per volta - avendo un soggetto oppure no - per foraggiare il disegnatore. Poi, a storia finita, sistemo i dialoghi e le incongruenze. Ma lo faccio con i disegni sotto, quindi con poche possibilità di riscrivere, cambiare e ristrutturare. Insomma la storia è quella che è stata disegnata e, pur potendo fare ancora molto, non la potrò riscrivere del tutto.Da quando scrivo per la Tv, invece, la seconda stesura è diventata una inevitabile ricorrenza.Ma attenti a non prenderla sottogamba. Perché se scrivere è difficile, riscrivere lo è ancora di più. Perché bastano tre pagine di note di un editor per mandare all'aria il lavoro di mesi, costringendoti a ripensarlo daccapo e, questa, volta senza la rete di una prima stesura sotto. Perché, da adesso, in poi non puoi più sbagliare. Se in una prima stesura, infatti, è consentito commettere errori - una delle frasi preferite degli editor è: "E' una buona prima stesura", che non vuol necessariamente dire che sia anche una buona sceneggiatura - alla fine della seconda tutto dovrà andare magicamente a posto: la struttura, i dialoghi, i personaggi, i plot e i subplot. Non saranno più ammessi errori. Se la seconda stesura della sceneggiatura sarà buona, allora sarete a posto. In caso contrario le riscritture si susseguiranno una via l'altra, senza sosta, impoverendo la vostra sceneggiatura stesura dopo stesura: esiste, infatti, una regola per cui dalla terza stesura in poi le sceneggiature iniziano a perdere via via la loro magia, come se fossero farfalle a cui mani maldestre hanno stropicciato le ali togliendo la polverina che le fa volare.C'è un aneddoto riportato da Linda Seger nel suo ottimo libro: "Come scrivere una grande sceneggiatura", Dino Audino Editore, dedicato proprio alla riscrittura di un copione.C'è questo tizio che aveva visto talmente tanti brutti film al cinema e in Tv da dirsi: - Sono sicuro di poter fare meglio di così!. Il passo successivo era stato quello di scrivere una sceneggiatura. Davanti al rifiuto dell'ennesimo produttore, l'uomo protestò: - Ma è meglio di quello che si vede in giro! - Certo, - rispose il produttore, - chiunque può scrivere meglio di quello che si vede in giro. Il trucco è di scrivere talmente bene che, dopo, che tutti hanno rovinato la tua sceneggiatura nelle riscritture si possa ancora farne un film decente!
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