Gerrit Rietveld è un giovane falegname di Utrecht che ha aperto una propria bottega nel 1917. Pochi mesi dopo progetta una poltrona destinata a fissare con precisione il nuovo spirito del tempo.
Rietveld riduce i tradizionali componenti di una poltrona a semplici travetti e superfici piane, quasi un intreccio di rette e piani nello spazio. Influenzato dalla frequentazione di Piet Mondrian, esponente di punta del movimento neoplastico.
Rietveld introduce anche un codice cromatico concettuale: strutture nere, piani di taglio gialli, seduta blu e schienale rosso. La sedia non è particolarmente comoda, ma il surplus concettuale del progetto conferisce alla semplice sedia lo status di manifesto programmatico.