Fra le grandi sensazioni che ho provato nel corso della vita, non posso dimenticarmi della prima notte lungo il cammino di Santiago. Faceva freddo, benché fosse estate, e io avevo ancora nella bocca il gusto del vino che Petrus aveva portato.Guardai il cielo : la Via Lattea si stendeva sopra di me, mostrando l'immenso cammino che dovevamo percorrere.In un altro momento, questa immensità avrebbe suscitato in me una grande angoscia, una paura terribile di non poter ottenere niente, di essere troppo piccolo per quell'impresa. Ma quel giorno io ero una semente ed ero nato di nuovo. Avevo scoperto che, nonostante il conforto della terra e del sonno che stavo dormendo, la vita "lassù in cima" era molto più bella.E avrei potuto nascere sempre, ogni volta che avessi voluto, finché le mie braccia fossero diventate abbastanza grandi da stringere tutta la terra da cui provenivo. (pag.34-35)
tratto da "Il Cammino di Santiago" di Paulo Coelho
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)