Trama
Roma 1506: il vescovo Burcardo viene torturato e ucciso mentre è in compagnia di una cortigiana. Le indagini vengono affidate a Julius von Hertenstein, ufficiale della Guardia Svizzera pontificia, valoroso soldato, uomo di lettere, ma soprattutto abile investigatore. I delitti continuano e gli indizi sembrano indicare degli omicidi rituali. Anche la famiglia di papa Giulio II è minacciata e, per proteggerla, “la sentinella del papa” von Hertenstein dovrà ricorrere a tutta la sua astuzia e alle sue capacità deduttive. Fanno da cornice al romanzo numerosi personaggi storici, tra i quali: Cesare Borgia, Niccolò Machiavelli, Alessandro Farnese e la divina cortigiana Imperia.
Recensione a cura di Alessandro Reali
La Sentinella del Papa , di Patrizia Debicke van der Noot, è un romanzo felice. Nel senso che, leggendolo, si percepisce il piacere, quasi il divertimento che l’autrice ha avvertito narrando questa torbida vicenda.
Quando un romanziere trasmette questo tipo di suggestioni significa che ha fatto centro, soprattutto nel genere “giallo storico” , ove La Sentinella si inserisce perfettamente, con le sue pagine di mistero, deduzione e personaggi realmente esisistiti e fondamentali per la loro epoca.
Il racconto è spietato quanto intrigante: violenze, duelli, inseguimenti e omicidi incalzano.
Siamo nel 1506. Roma, tra mille nefandezze e sotterfugi, è dominata da papa Giulio II, che non tarda a entrare in scena, con il suo piglio autoritario da soldato. Come non rammentare le furiose litigate con Michelangelo Buonarroti sotto le impalcature della Sistina?
La prima pagina ci sorprende con la descrizione minuziosa dell’efferato assassinio del vescovo Buccardo, vecchio sordido, in compagnia di una cortigiana. Fatto sconvolgente che ovviamente turba l’entourage di Giulio II.
Cosa fare? Senza dubbio è necessario camuffare la scena ma, subito dopo, fondamentale iniziare le indagini, per comprendere l’arcano dietro la morte del Buccardo. Ecco che fa la sua apparizione il protagonista, Julius von Hertenstien, ufficale della Guardia Svizzera, a cui viene affidato il caso.
Un uomo coraggioso, colto e intelligente, che intraprende il suo viaggio attraverso una Roma violenta, cinica e esoterica. Gli eventi si susseguono diretti sapientemente, il ritmo è avvincente, tra crudeltà efferate, sadismo e superstizione. I personaggi, da quelli storici come il Papa, Cesare Borgia, Giangiordano Orsini e Niccolò Machiavelli, a quelli caratteristici come locandieri, serve o cortigiane, sono delineati in modo efficace, sapiente, con stile mai pedante che, però, rivela la grande familiarità dell’autrice con i temi trattati, e con una Roma intrisa di violenze e bassezze morali, percepita anche attraverso i dialoghi, da quelli complessi ai più semplici, sempre rivelatori di tensione emotiva, sospetto, rabbia e paura.
Un libro che mi sento di consigliare assolutamente. Complimenti a Patrizia Debicke van der Noot e alla sua abilità narrativa, nel proporci una storia che ci proietta nel passato, lasciandoci alla fine intuire quanto il male e il bene, ieri come oggi, siano i veri artefici del destino umano. .
Dettagli
- Copertina flessibile: 260 pagine
- Editore: Todaro (2 settembre 2013)
- Collana: Impronte
- Lingua: Italiano
- ISBN-10: 8897366333
- ISBN-13: 978-8897366331