Era sera, e stavo mangiando davanti al pc - pessima abitudine, lo so!
D'un tratto, alle mie spalle, un rumore come d'intonaco che si sgretola e cade a terra. Lo percepisce il mio orecchio sinistro, ma poco dopo, proveniente da destra, di fronte a me, odo lo stesso rumore.
Sola in casa comincio a guardarmi intorno alla ricerca di intonaco sul pavimento, così come di macchie sul soffitto o crepe nei muri.
E di nuovo, lo stesso rumore, proveniente da un altro angolo ancora. E ancora.
Non ci sono crepe, né tracce di polvere per terra - sebbene il rumore continui. "Questa casa sta cadendo a pezzi" - mi dico - "anche se non riesco a identificare dove esattamente stia accadendo".
Poi un'ombra sul muro entra nel campo visivo del mio sguardo perso nel vuoto. Giro la testa e... l'ombra finisce per coincidere con una cavalletta (o un grillo?) lunga come il palmo della mia mano che si posa sul mobile.
"Non ci posso credere, eri tu che facevi tutto questo casino!" - le sto dicendo nella mente - "Siamo al 4° piano, ci credo che stai impazzendo...".
La osservo da vicino - non ne ho mai visto una a distanza ravvicinata: un color verde pisello, lucido, in più punti quasi trasparente.
Ma è bellissima! :-)
Delicatamente la intrappolo in un contenitore di plastica abbastanza ampio da farla stare comodamente, poi faccio scorrere un foglio di carta a chiusura temporanea e scendo le scale per portarla in cortile dove la libero. Poi torno su e intanto penso.
Una cavalletta (o appunto un grillo, sono sconvolta dalla mia stessa ignoranza - quante cose a volte diamo per scontate, come che sapremmo distinguere facilmente tra i due!) è entrata in una casa di città al 4° piano di un condominio. Potrei discutere a lungo dello sfasamento tra ambiente urbano e ambiente naturale, così come interrogarmi (e naturalmente l'ho fatto) sui significati simbolici e sulle credenze che riguardano cavallette e grilli.
Eppure una sola cosa mi gira in mente: che devo aver fiducia nel Caso, specie quando si combina con la Natura - perché mi porta sempre occasioni per sorridere di me stessa, della vita e delle tante cose strano che spesso mi accadono, mi incantano e mi riempiono gli occhi e l'anima.
Per questo da adesso le annoto e scriverò parimenti quelle passate - invero molte, tanto da farmi chiedere se sia io particolamente percettiva nel notarle oppure se, come scrivo nella tag per identificarle, siano "microstorie assurde che accadono solo a me".
Avete anche voi microstorie assurde che accadono solo a voi? Quali sono? Che cose strane vi sono accadute?
Buona serata! :-)
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La sera, l'intonaco e un'inedita presenza (microstorie assurde che accadono solo a me)
Da Minerva JonesMagazines
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