La serenata di Federica

Come vuole la tradizione, anche Federica ha ricevuto la sua serenata.
Il 15 Agosto. La sera prima del matrimonio.
In genere la sera prima si cerca di rilassarsi il più possibile, anche se alla fine non ci si riesce, o per lo meno si cerca di chiudere occhio. Ma neanche questo è totalmente scontato, anzi.
La serenata è stata il colpo di grazia, dopo una intensa settimana per ultimare i preparativi. Non solo perchè ci ha fatto restare sveglie più del dovuto, ma anche perchè non ci aspettavamo di ricevere quasi tutto il paese.
La tradizione vuole che la famiglia della sposa -tra una voce di corridoio e l'altra senza far insospettire la sposa- debba preparare un veloce e rinfrescante spuntino notturno non solo ai suonatori, ma anche a coloro che accorrono numerosi e incuriositi, sotto il balcone della casa della sposa.
Ed è proprio dal balcone che la nostra dispettosa Federica si è affacciata, lasciando di stucco tutti. Beh, voi penserete che sia stata la scelta più ovvia e romantica, come nella scena di Romeo e Giulietta, se non fosse che il balcone della nostra casina non è ancora provvisto di ringhiera e neanche di protezione -work in progress come si suol dire- quindi una decisione avventata, ma nel limite della sicurezza.


Così lo sposo si è deciso e venire a prenderla direttamente in casa, salendo la scalinata che introduce al giardino, dove noi e qualche parente passato prima per caso, si è ritrovato ad avere un posto privilegiato in prima fila.
E così la futura sposa incontra il suo futuro sposo, mentre dal basso si sentono musica e stornelli della tradizione molisana, canti che non avevo mai sentito in vita mia.







In fiume di persone si è appostato nell'ascoltare i menestrelli, ai quali si è unito anche uno stonato Squalo, ma per l'occasione glielo abbiamo concesso.
Subito si sono scatenati balli e a quel punto abbiamo tirato fuori dal frigo panini, dolcetti, confetti, ma anche birra e vino, per accontentare i presenti.




La serenata si è conclusa intorno alla mezzanotte circa e non vi sto a dire che dovevamo sistemare tutto per la mattina seguente e possibilmente anche riposare cinque minuti.
Si e no avrò dormito un paio d'ore. Grazie anche a una agitatissima Chanel -la mia gatta- che andava a caccia di farfalle, falene ed insetti, nel cuore della notte.
Ma promesso, al prossimo post vi racconto del matrimonio.
Pronte?