Che cosa c’è dietro ad un errore? Dietro ad un errore c’è sempre una causa. Poi c’è l’effetto. Spesso si discute dell’errore, anche troppo dell’effetto, ben poco della causa. Prendiamo ad esempio un caso d’errore culinario universamente riconosciuto: la Tarte Tatin.
L’errore: si narra che la cuoca, una delle sorelle Tatin, si dimenticò di mettere il fondo di pasta nella tortiera e quindi riparò al danno mettendo la pasta sopra.
L’effetto: si entra di fatto nel meraviglioso mondo della serendipità, all’interno del quale l’errore produce una, in questo caso, dolce scoperta. Un effetto a dir poco prorompente, una serendipità fortunatissima che scaturisce in un dolce squisito. Serendipità che, tradotta in parole povere, significa in fine: ho sbagliato, ma ho indovinato.
La causa: non si sa nulla in merito a ciò che sta dietro al marchiano errore di colei che si apprestava a infornare, come faceva ogni giorno, una classica tarte aux pommes.
“ Cielo! La pasta! E’ rimasta! Qua…” disse tra sé Stephanie Tatin. E non sapeva di aver preso comunque la strada giusta, quando in preda alla delusione e a un leggero frenetico panico, aprì il portello del forno e sistemò la pasta sopra le mele profumate, sperando che la sorella maggiore non se ne accorgesse.
Nulla si sa. Ma lo si può ben immaginare. Dietro all’ errore, alla serendipità, alla Tarte Tatin ci può essere solo un’unica, beata, svagata ragione: un pensiero d’amore.
Occorrenti: ciotola, coltelli, padella, tortiera rotonda diam. cm 24, carta forno
Tempo di preparazione: 50 minuti + riposo della pasta
In una ciotola versate la farina e mescolarla con una mano. Aggiungete il sale, lo zucchero e il burro freddo tagliato a pezzettini e la vaniglia. Con l’aiuto di due coltelli tagliate il burro in pezzi sempre più piccoli all’interno della ciotola. Ultimate sfregando il burro tra i polpastrelli delle dita. Alla fine dovrete ottenere un impasto ben sabbiato. Unite l’acqua ghiacciata e impastate fino a formare una palla. Schiacciatela formando un parallelepipedo, poi coprirlo con pellicola e tenerlo in frigorifero per almeno un’ora.
Sbucciate le mele e tagliatele ognuna in 8 spicchi. Scaldate la padella antiaderente e caramellate lo zucchero a secco: un cucchiaio per volta, aggiungendo il secondo quando il primo si sarà quasi del tutto caramellato e cosi via. Aggiungete il succo di limone e le mele. Cuocete per 5 minuti e unite il burro. Mescolate per sciogliere bene il caramello per creare uno sciroppo.
Foderate la tortiera con carta forno leggermente bagnata e strizzata. Distribuite sul fondo gli spicchi di mela con la parte convessa verso il fondo.
Con il matterello stendete la pasta a 3 mm. di altezza e ritagliate un disco un dito e mezzo più largo del fondo. Aiutandovi con il mattarello coprire le mele con il disco di pasta e con i rebbi di una forchetta piegarne la parte eccedente all’interno. Bucherellate la pasta e infornate in forno statico a 175°C per 35 minuti, placca a metà. Una volta cotta la torta va raffreddata leggermente e rovesciata sul piatto da portata.
La Tarte Tatin è ottima servita tiepida e accompagnata con panna liquida o gelato alla vaniglia. Ho decorato la mia Tatin con meringa all’italiana.
Buona giornata!