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La serie cadetta e il generale B.B.

Da Pietroinvernizzi

«Vermi di gomma da quattro pollici, dritti e con codina, in colori naturali. Ami piombati, ami offset, testine piombate». La lista della spesa che Jacopo mi ha consigliato è chiara. Non ho da scrivere, così per un quarto d’ora la ripeto silenziosamente, per non dimenticarla. Recito l’elenco come fosse la formazione della Grande Inter. D’altronde, sono di serie B, fino a pochi minuti fa per me il silicone era quello per la doccia.  «… da quattro pollici … offset … piombate»: una piacevole distrazione dalla canzoncina Pulcino Pio, che mi sequestra il cervello da giorni. Alle 15 sono al negozio di pesca Fishing Evolution, compro tutto, vado in ufficio e ne esco il prima possibile di modo da cenare e andare a letto presto. L’appuntamento al laghetto è alle 5.45 del mattino, non voglio arrivare tardi. È troppo tempo che non vado a pesca. Il racconto dell’ultima uscita a bass di Jacopo, nello stesso posto pochi giorni prima, mi frulla in mente. Va a finire che fra l’emozione e il caldo quasi dormo, la sveglia alle 5 è una liberazione. Infilo nella borsa della moto canna telescopica, mulinello al risparmio con imbobinato un vecchio 0.18, le nuove gomme, una scatola di artificiali rigidi tuttifrutti. Arrivo al laghetto che è ancora buio e per abitudine caccio una mano in tasca cercando una sigaretta. Perché ho smesso? La paglia pre-pesca mi manca. Il silenzio dell’alba è rotto dai tonfi dei bass. Bollate e piroette a decine. Mi sbrigo a montare la canna per non perdere il momento magico. Per provare i siliconi decido di aspettare Jacopo e i suoi consigli, intanto monto esche che conosco. Rapala countdown 9 cm, grosso Mepps aglia colorato, spinnerbait leggero. Niente. Di fronte a me continuano le gare di tuffi e nuoto sincronizzato dei bass, ma le mie esche non vanno di moda. Provo un popper Rapala, colorazione fire tiger e la giornata svolta. Cinque lanci, tre bass. Piccolo il primo, carino il secondo, molto bene il terzo. Ho scarpe scivolose, quelle da 12,90 euro di Decathlon consigliate “ da aeroplano”, che chissà cosa vuol dire. Sul prato non tengono. Recuperando, picchio delle culate per terra. Vedo cosa c’è attaccato dall’altra parte della lenza e decido che non lo voglio perdere. Pattinando per venti metri sull’erba umida raggiungo una pietra, dove le scarpe da aereo da 12.90 fanno finalmente presa. Maledico di non avere imbobinato lo 0.25 nuovo: ho filo sottile e troppo vecchio, temo di romperlo. Quando il pesce è a portata di mano lo prendo per la bocca per le foto prima di restituirlo all’acqua. Non ho un metro, faccio a spanne: due delle mie. Un bass vero! In passato ne avevo presi due soltanto, minuscoli. Jacopo arriva nel momento d’oro della giornata. Lanciamo e abboccano senza sosta per quasi un’ora. Ne prendiamo qualcuno carino e diversi piccoli. Poi, col sole ormai alto e il caldo che si fa sentire, l’attività dei pesci rallenta fino a sparire quasi verso le 7.30. Contemporaneamente scatta contro di noi un’offensiva a tenaglia: le zanzare colpiscono dal cielo nonostante l’Autan e due cigni attaccano da terra. Cominciano a seguirci sul prato con l’intento di allontanarci dal loro laghetto. Quello che i cigni non sanno è che noi siamo cresciuti guardando Paperissima: sappiamo come andrà a finire se ci mettiamo a correre e non ci caschiamo. Ci allontaniamo con calma, de classe, senza dare ci cigni la possibilità di attaccare al trotto. Cigni, sucare. Approfittiamo della calma nell’attività dei pesci per una lezione su come si usano le esche siliconiche. Jacopo, che per le tre ore di pesca non monta altro che gomma e sempre con successo, mi spiega tutto, dall’innesco allo stile di recupero. Incalzati dai cigni, ci spostiamo in una zona in ombra. I bass cominciano di nuovo ad abboccare, ma ormai il conto alla rovescia per andare in ufficio è partito. Peschiamo da quasi tre ore. Alle belle immagini dei salici, delle ninfee e delle tartarughe acquatiche presto si sostituiranno mouse, tastiera e monitor Lcd. Il laghetto, fino a pochi minuti prima deserto e piacevole, alle 8.30 si popola: amanti del jogging a torso nudo depilati, addestratori di cani fai da te, un pescatore in costume da bagno arancio. Ci salutiamo in fretta, non c’è tempo neanche per un caffè. Jacopo, che in questi giorni con i bass ci sta dando dentro, rilancia: domani altra uscita pre-lavoro. Ci sono. Questa volta con le Nike Air e lo 0.25 in bobina.



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