15 maggio 2013 di Dino Licci
Eduard Manet: Le Déjeuner sur l’herbe, Musée D’Orsy, Parigi
In un forum che frequentavo anni fa, due amiche discutevano sul meccanismo della sessualità e sulla sua facile trasformazione in “scambio commerciale”. Io vorrei aggiungere qualcosa a completamento delle loro spiegazioni che, devo riconoscere, erano molto oculate e dotte, ma trascuravano di spiegare come il sesso nell’uomo non sia soltanto una risposta a stimoli chimici, tattili od olfattivi come negli animali, ma invece un coacervo di sensazioni, messaggi, percezioni, che implicano dei meccanismi tuttora in fase di studio, i principali dei quali io individuerei nei “neuroni specchio”.
Queste cellule scoperte di recente con l’ausilio di ricercatori italiani (Giacomo Rizzolatti), sono neuroni che si attivano sia quando compiamo un’azione, sia quando osserviamo un’azione compiuta da altri (in particolare tra animali della stessa specie). Il neurone dell’osservatore “rispecchia” quindi il comportamento dell’osservato, come se stesse compiendo l’azione egli stesso. Questi neuroni sono stati scoperti prima nelle scimmie osservando la loro capacità imitativa poi in alcuni uccelli e finalmente nell’ uomo. Nell’uomo sono localizzati nell’area di Broca (della parola) e nella corteccia parietale inferiore del cervello e questo comporta la capacità, tutta umana, di simulare a distanza anche le parole emesse da una persona cara. Si può portare come esempio quello della madre che silenziosamente muove le labbra all’unisono con quelle del figlio, che stia recitando una poesia in pubblico. Insomma una manifesta dimostrazione di empatia tra persone che si amano.
Sono così altamente specializzati questi neuroni, da riuscire in pochi secondi ad informarci se una persona appena conosciuta ci piace o no, se la desideriamo o se dobbiamo temerla, se vorremo conoscerla meglio o tenerla a distanza. I neuroni specchio sono insomma responsabili dell’empatia che caratterizza la razza umana, una manifesta attrazione tra persone che si ammirano a vicenda. Se così non fosse, se l’uomo non fosse un animale sociale, se non si aiutasse vicendevolmente oltre a farsi la guerra, la razza umana sarebbe estinta da tempo, come sarebbe estinta se non ci fosse questa forte attrazione tra sessi diversi, talmente forte che, a mio avviso (ma è una considerazione personalissima), la natura ha dovuto provvedere a creare l’omosessualità per frenare il pericoloso incremento demografico. Questa attrazione è dovuta anche all’azione dei neuroni specchio a completamento di quegli altri stimoli chimici ed olfattivi filogeneticamente più antichi. Sul sesso mercenario mi pronuncerei come un variante della sessualità spontanea che, specialmente se condita da sentimenti di vero amore, produce effetti molto benefici sull’organismo e un piacere veramente esaustivo perché coinvolge insieme il corpo e la mente. Naturalmente ci sono molte varianti individuali e generalizzare è sempre pericoloso ma io ritengo che le cose siano messe in questo modo.