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La sessualità femminile matura

Da Marypinagiuliaalessiafabiana

Lorella Zanardo ha aperto un post interessante su come viene trattata in Italia la sessualità femminile in età matura, confrontandola con la situazione negli altri paesi.

Poco fa ho aperto un post che analizzava come viene trattata la sessualità femminile in età giovane nel nostro Paese. Quando si è anziane sopratutto in Italia è anche peggio: se sei vecchia non hai diritto ad una sessualità.

La nostra tv mostra un importante spunto sulla rimozione della sessualità in età matura, dove scomapiono i volti anziani e chi non ha più trent’anni deve ricorrere ad un ritocchino per poter apparire ancora appetibile allo sguardo maschile, come se questo fosse fondamentale per l’affermazione femminile nella società.

Quello che vediamo in televisione è lo specchio del nostro Paese. In Italia sei considerata vecchia anche quando hai superato i 40 anni, ti viene ancora applicato l’aggettivo zitella  quando per vari motivi scegli di non sposarti, come se si fosse single perchè nessuno se l’è pigliate e come se il ruolo di moglie fosse ancora uno status che ti rende una donna realizzata.  

Mesi fa in Italia è stata fatta una ricerca  pubblicata da Giovanna Cosenza sul suo blog  ed è venuto fuori come l’anzianità femminile venga vista ancora con ripugnanza da parte dei maschi italiani, le cui rughe vengono tollerate solo sulla propria madre, simbolo di come ancora la sessualità della madre e delle donne anziane venga rimossa.

Le donne anziane nel nostro Paese sono invisibili, schiacciate nel ruolo di nonna e nello stereotipo di suocera rompipalle, eppure le donne ne nostro paese sono degli ammortizzatori sociali. Mentre gli anziani discutono di cose importanti del nostro Paese in veste di politici, le anziane sono invisibili chiuse nelle quatro mura domestiche ad eccezione di alcune grandi donne come Rita Levi Montalcini, Margherita Hack e altre poche. Ma dove sono le altre?

Proprio su queste premesse, Loredana Lipperini scrive nel 2010 il suo “non è un Paese per vecchie” per analizzare l’anzianità delle donne italiane che rispetto ad altri Paesi viene trattata come un tabù.

Ci sono Paesi che non hanno paura a mostrarti il “sesso da vecchie”, donne mature che frequentano ragazzi più giovani e che sono considerate attraenti nonostante i loro segni del tempo, perchè sè stesse.

In Italia non è così: sono ancora in voga i ruoli di genere tradizionali: le donne sono madri/mogli (o amanti) da giovani e nonne in crisi mistica da vecchie, da qui non se ne esce proprio. Nelle strade italiane è abbastanza frequente vedere uomini di una certa età che si accompagnano a donne di venti ma anche trenta anni in meno di loro. Proprio pochi giorni fa vidi con i miei occhi un uomo di circa ottan’tanni o meglio che li dimostrava tutti, accompagnato ad una ragazza che avrà avuto circa venti o trent’anni.

Nelle stesse strade non vedo mai passare donne altrettanto mature accompagjnate da  avvenenti giovani. Solo tra le star dello spettacolo si mostra qualche passo avanti, ma abbiamo notato che spesso queste ultime non possiedono rughe, nonostante abbiano 50 o 60 anni.

E’ sempre nello stesso spettacolo siamo abituati a vedere altrettanti uomini accompagnati da ragazze più giovani delle proprie figlie, ma che mostrano con orgoglio i loro segni del tempo e non subiscono pressioni da un’opinione pubblica che addita loro come perversi e le ragazze come “toyboy” , in quanto ciò viene percepito come normale.

Perfino nell’immaginario pornografico, le donne mature non possono apparire con i loro veri corpi e devono dimostrare per contratto 30 anni in meno. Si tratta delle cosidette milf, ma si tratta di madri mature e non di anziane. Molti ragazzi si sono mostrati attratti dalle donne mature ma solo se queste non superano i 55 anni e non mostrino rughe di troppo. Le anziane sono ancora più invisibili.

In Italia sopratutto se hai un capello bianco o una ruga di troppo vieni considerata  “fuori mercato” e non solo non puoi permetterti il ragazzo pù giovane ma nemmeno un uomo maturo che ha cinque o dieci anni in più di te, perchè loro per cultura sono alla ricerca di ragazze sempre più giovani e sopratutto non hai diritto ad una sessualità, perchè la sessualità femminile nella nostra cultura viene ancora asoggettata al desiderio maschile e ai loro modelli imposti che prediligono le giovani.

Sui nostri corpi è stato imposto infatti l’orologio biologico, che in realtà dovrebbe essere rivolto alla capacità riproduttiva e non alla nostra sessualità. Questo fenomeno culturale è tipico di quei Paesi che trattano ancora la sessualità femminile come un qualcosa che non riesce a svincolarsi dalla funzione riproduttiva, dove se hai superato tale orologio sei una vecchia che deve mostrare un inguaribile calo di desiderio. (ma sopratutto chi ha detto che dopo la menopausa si ha un calo della libido?)

Il matrimonio rottamazione, ultimamente molto in voga in Italia, rivela quanto fosse ancora presente la deprivazione della sessualità femminile in età anziana, fenomeno che spinge alcuni mariti a divorziare dalle proprie mogli perchè invecchiate, per andare a cercare compagne più giovani, spesso all’estero, nascondendosi dietro scuse e stereotipi frequenti come quello della moglie dopo una certa età non ha più voglia di fare sesso “perchè biologicamente è strutturata così”.

La donna anziana che non si conforma al modello che le è stato imposto viene trattata con ilarità e come un fenomeno da baraccone. Ne è un esempio Angela favolosa cubista, la quale nonostante abbia il coraggio di apparire con il proprio corpo, forse per questo, viene trattata come un pagliaccio all’interno di programmi trash televisivi come Uomini e Donne o le Velone di Antonio Ricci. Qualsiasi anziana che non si conforma al modello dominante e mostra comportamenti sessuati, ma  anche comportamenti che spesso vengono atribuiti a giovani sopratutto se sono maschili, strappa all’opinione pubblica amari sorrisi e alcuni commentini come “anvedi la vecchina buongustaia“, “grande nonna!” eccetera.

Molte donne per questo motivo hanno paura di invecchiare e ricorrono in massa al ritocchino estetico, spesso e sopratutto per conformarsi ai modelli televisivi che le vengono venduti. Nonostante tutto, conosco anche donne che vogliono svincolarsi da questo modello e vanno a cercarsi uomini più giovani, ma lo fanno altrove, in quei paesi dove la vecchiaia non viene percepita come un peso.

Il vero problema però è che la nostra società non riesce a svincolarsi dal pregiudizio maschilista di dover a tutti i costi piacere agli uomini. Se le donne anziane riuscissero a svincolarsi da tutto ciò vivrebbero meglio la loro condizione e la propria sessualità. E’ importante parlare di questo, perchè anche noi più spesso abbiamo dimenticato di sollevare questo dibattito, facciamolo ora non siamo in ritardo o vogliamo ancora restare con questa mentalità dell’ottocento senza discuterne?

Mary

*La foto presa da ilcorpodelledonne.



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