IN QUESTO NUMERO • Lo Sblocca Italia libera gli inceneritori. La protesta di M5S • Cavallo di Leonardo a Expo. E i costi? • Regolamentare le sagre, troppe chiacchiere • Eterologa, la regione si prepari ai ricorsi • Altre notizie • Consiglio regionale • I lavori nelle Commissioni • Ufficio di presidenza • Mozioni, interrogazioni e interpellanze EVENTI Tutti gli eventi su Meetup SEGUICI SU Facebook Twitter | | LO "SBLOCCA ITALIA" LIBERA GLI INCENERITORI. LA PROTESTA DI M5S - VIDEO Il Movimento 5 Stelle Lombardia si è presentato nell’aula del Consiglio regionale con sacchetti della spazzatura con la scritta “Regalo di Renzi alla Lombardia” per protestare contro il decreto Sblocca Italia del Governo Renzi che imporrà alla Lombardia di bruciare al massimo della capacità dei propri impianti rifiuti provenienti da tutta Italia. Il decreto prevede un “sistema integrato degli inceneritori”, una sigla elegante sotto la quale si cela una tragica volontà: mettere a disposizione dei forni esistenti (in gran parte lombardi e emiliano romagnoli), spesso (fortunatamente) sottoutilizzati o a rischio di sottoutilizzo, i rifiuti provenienti da tutta Italia. Gianmarco Corbetta, consigliere del Movimento 5 Stelle Lombardia, spiega: “Sarebbe un danno gravissimo all’ambiente e alla salute dei cittadini lombardi e emiliani, e un danno economico altrettanto grave per le comunità da cui verrebbero presi i rifiuti, che pagherebbero per l’incapacità gestionale e organizzativa delle classi politiche locali. La “solidarietà” tra i territori e tra le regioni non c’entra nulla. Sappiamo tutti che, in qualunque contesto insediativo, bastano pochi mesi per portare a regime un sistema di raccolta differenziata porta a porta (magari con tariffazione puntuale) in grado di portare la raccolta differenziata oltre il 75%. Il Governo Renzi, per assecondare gli interessi lobbistici di qualche gruppo industriale, ha adottato una soluzione semplicistica e sbagliata a fronte di un problema complesso che richiederebbe maggiore attenzione e competenza, esautorando le funzioni delle Regioni e violentando i territori con una imposizione barbara”. VIDEO [torna a inizio pagina] CAVALLO DI LEONARDO A EXPO. E I COSTI? “Dopo i Bronzi di Riace tocca al Cavallo di Leonardo suscitare interesse per la proposta di spostamento a Palazzo Lombardia, su richiesta dell’Assessore regionale alla Cultura Cristina Cappellini e di Sgarbi, durante i mesi di Expo. Il problema è che nessuno parla mai di costi”, dichiara Andrea Fiasconaro, portavoce di M5S Lombardia. “La diatriba sul cavallo di Leonardo è sterile e denota l’incapacità di saper attrarre e incrementare il turismo sui nostri territori attraverso la valorizzazione dell’esistente, la promozione delle opere d’arte nel luogo in cui si trovano e lo sviluppo del trasporto pubblico e dei servizi. Sarebbe ora di finirla con proposte spot e una programmazione affidata interamente alle lune di Sgarbi. Paradossalmente, nei prossimi giorni, potrebbero avanzare la proposta di spostare la torre di Pisa a Milano per attrarre turisti per Expo”. Vittorio Sgarbi dopo la pubblicazione del post si è lanciato in insulti puerili contro il Movimento 5 Stelle Lombardia. Gli abbiamo risposto: Francamente non comprendo la virulenza degli infantili insulti che ci piovono addosso dal neo Ambasciatore della Lombardia per le belle arti. Nel suo ruolo avrebbe l’onere di effettuare proposte strutturate e percorribili per la promozione del patrimonio artistico in vista di Expo. Fin qui abbiamo ascoltato proposte bizzarre e sopratutto estemporanee. Se per promozione delle belle arti in Lombardia si intende la trasferta temporanea di questa o quell’opera siamo ben lontani dall’obiettivo di valorizzazione del patrimonio artistico del territorio. Rimaniamo dell’idea che la promozione turistica debba attrarre i turisti e i visitatori di Expo anche sui siti di interesse storico, artistico e culturale di cui è ricca la Lombardia, valorizzando il patrimonio in loco e rendendolo fruibile anche oltre i sei mesi di Expo. Sgarbi ben conosce l’inestimabile patrimonio culturale diffuso su tutto il territorio lombardo: valorizziamo quello, concentriamoci su quello. Mi accusa, infine, di essere un costo per la comunità? Fino a prova contraria quello condannato per reato di falso e truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato, non sono io. Andrea Fiasconaro, portavoce regionale M5S Lombardia [torna a inizio pagina] REGOLAMENTARE LE SAGRE, TROPPE CHIACCHIERE La settimana scorsa, al consiglio regionale lombardo, si è tenuta una demoralizzante sessione del Gruppo di Lavoro per la regolamentazione delle “sagre”. Il GdL, istituito lo scorso Luglio in seno alla commissione IV (attività produttive e occupazione), ha il compito di affrontare l’ormai annosa problematica sollevata dal proliferare di manifestazioni con annessa somministrazione di alimenti e bevande attraverso “autorizzazioni temporanee” il cui rilascio è attualmente sottoposto al completo arbitrio dei Comuni. Titolari di bar, osterie e ristoranti sono da anni sul piede di guerra per la sistematica concorrenza che – specie nelle stagioni estive – devono subire a opera di soggetti che, valendosi di speciali normative, esercitano la loro stessa attività senza però dover emettere scontrini, assumere dipendenti con regolari contratti di lavoro e rispettare le rigorose norme igienico-sanitarie previste per le imprese. Il turismo non è solo un settore tra i più prosperi e promettenti dell’economia lombarda, ma è una risorsa indispensabile per valorizzare il nostro territorio, il suo ambiente e le sue tradizioni. I pubblici esercizi costituiscono una risorsa fondamentale di questo “eco-sistema” e oggi, già alle prese con una crisi che ha portato all’osso i consumi, devono anche vedersela con queste forme di concorrenza sleale. Il Consigliere Dario Violi, come promesso in campagna elettorale, è dunque intervenuto con un progetto di Legge dove ha proposto un bilanciamento tra gli interessi degli imprenditori del settore e quelli di coloro che organizzano questi eventi per raccogliere fondi o per altre finalità associative; iniziative – quest’ultime – che vanno comunque tenute distinte da quelle costituite da quelle manifestazioni che, per le loro caratteristiche, riescono effettivamente a valorizzare l’attrattività del territorio, a tutto vantaggio delle imprese che, spesso, ne sono tra le principali promotrici. Gli altri gruppi politici – anche quelli che, come Lega e Forza Italia – sono sempre pronti a schierarsi, con le loro parole, dalla parte delle piccole imprese, hanno prontamente insabbiato la nostra iniziativa, proponendo l’istituzione di un Gruppo di Lavoro dove la maggioranza ha optato per una blandissima risoluzione con cui chiedere un intervento della giunta per stabilire limiti ridicoli come, per esempio, quello di 20 giorni per la durata di ciascuna autorizzazione temporanea… che però può essere rinnovata senza alcun intervallo di tempo! La ciliegina sulla torta è però arrivata stamattina, quando abbiamo presentato una risoluzione alternativa sul tema, nella quale – piuttosto che presentare soluzioni fasulle – proponevamo un passo indietro per condurre un’analisi scientifica sul fenomeno, misurandone l’effettivo impatto sul territorio e sulle imprese attraverso il coinvolgimento delle Camere di commercio. Ebbene, i nostri interlocutori ci hanno accusati – al contempo – di ostruzionismo e di scarsa partecipazione all’attività del Gruppo di Lavoro, dove, però, si continua solo a chiacchierare.. noi, intanto, andiamo avanti coi nostri provvedimenti, quantomeno per dimostrare alle piccole imprese chi è dalla loro parte coi fatti e chi, invece, lo è solo a parole. [torna a inizio pagina] ALTRE NOTIZIE - Expo Champions Tour, quanto ci costi
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[torna a inizio pagina] CONSIGLIO REGIONALE Eterologa. In Lombardia regole liberticide: bocciata mozione di M5S. Il Consiglio regionale della Lombardia ha bocciato una mozione del Movimento 5 Stelle che chiedeva di riscrivere una delibera approvata dalla Giunta regionale guidata dal Presidente della Lombardia Roberto Maroni che ha adottato un regolamento che ostacola la fecondazione eterologa. Paola Macchi, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, dichiara: “La mozione chiedeva di consentire la Fecondazione eterologa senza resuscitare echi dei blocchi incostituzionali della Legge 40 che ha generato sofferenza per migliaia di coppie. Chiedevamo che Maroni intervenisse presso il Governo per fermare la melina sui regolamenti identici per tutte le regioni , che non arrivano mai. Chiedevamo che la Lombardia poi, assimilasse l’importo de i ticket per l’eterologa a quelli dell’omologa e prevedesse un’adeguata copertura economica per consentire a tutti i cittadini lombardi di poter accedere al servizio, mettendo fine ad una effettiva discriminazione economica. Il M5S chiedeva anche di prevedere un rimborso totale delle spese eventualmente sostenute dalle donatrice per la stimolazione di produzione degli ovociti, come avviene peraltro in quasi tutti i paesi esteri.” “In Lombardia sul tema eterologa ha vinto il familismo cattolico che da un lato auspica il modello di famiglia con figli e dall’altro si oppone alla procreazione di coppie che non se lo possono permettere economicamente. Sono 5 milioni gli individui nati da oltre 20 anni con queste tecniche, persone che altrimenti non sarebbero mai nate. Prima si fa ricerca per arrivare alla fecondazione artificiale, anche eterologa, e poi la si nega con pretestuosi motivi etici, ma solo a chi non ha soldi. Questa sarebbe etica? La maggioranza tuona dai banchi che bisogna adottare i bimbi ma cosa fanno poi per aiutare le famiglie che lo vogliono fare? Ed anche qui i costi sono altissimi e i controlli inefficaci. Oggi in Lombardia e’ stata scritta un’ennesima triste pagina di sterile moralismo ”, conclude Macchi. VIDEO Sì al referendum per regolamentare le chiusure festive e domenicali degli esercizi commerciali. Il Movimento 5 Stelle Lombardia ha votato, questa mattina nel corso del consiglio regionale, a favore di una Proposta di referendum per la regolamentazione delle chiusure domenicali e festive degli esercizi commerciali discussa dal Consiglio regionale. Per Stefano Buffagni, consigliere regionale del M5S, “Lo strumento referendario che abbiamo votato deve essere l’occasione per aprire finalmente un dibattito su un tema che non può essere rinviato. Il Movimento 5 stelle è sempre stato a favore del sostegno al commercio di vicinato piuttosto che alla grande distribuzione; serve ridare vita ai piccoli centri delle città, supportando le piccole attività commerciali, il più delle volte a conduzione familiare. Questo significa andare nella direzione di un regolamento chiaro che fermi la deriva delle aperture indiscriminate che premiamo le grandi strutture e distruggono i piccoli. Lo chiedono le famiglie ed i cittadini. Auspichiamo quindi che a questo voto favorevole segua un dibattito pubblico aperto sul tema. Sottolineiamo poi che su questo argomento molti consiglieri si trovano in conflitto di interesse. Chi siede in consiglio spesso collabora con le grandi strutture di vendita o sostiene questa o quella speculazione edilizia per l’apertura di nuovi centri commerciali. Questi interessi vanno messi da parte a favore dell’interesse dei cittadini. Noi siamo qui a lavorare per l’interesse dei cittadini lombardi, non delle lobby!”. VIDEO Sforbiciata ai vitalizi in Lombardia. Il Movimento 5 Stelle porta a casa una grande vittoria in Lombardia contro i privilegi della Casta. Dopo mesi di denunce a mezzo stampa, proteste e, soprattutto, proposte, M5S Lombardia ha ottenuto una sforbiciata ai vitalizi d’oro degli ex consiglieri regionali. Un orrore che costa alle casse della regione 7 milioni di euro all’anno e che ingrassa 221 ex politici di tutti gli schieramenti. Parliamo di una riduzione del 10 per cento, più che un taglio un rammendo. Ma un passo evidente in avanti nell’opera di pulizia delle istituzioni nella quale siamo impegnati. La Lombardia risparmierà almeno 700 mila euro all’anno e, per di più, gli ex consiglieri otterranno il “vitalizio sforbiciato” a 66 anni e non a 60, come qualsiasi dipendente pubblico. Saranno poi finalmente pubblicati sul sito della regione i nomi ed i cognomi di chi percepisce il vitalizio e l’importo per ciascuno del privilegio che prima del nostro sbarco in regione erano avvolti nelle nebbie: la trasparenza inizia a tornare anche in Lombardia. Inoltre è stato approvato un nostro emendamento che non consentirà il cumulo di incarichi regionali (consulenze ecc.) con il vitalizio. La Casta comunque continua a restare aggrappata ai privilegi e a flirtare con l’illegalità. Non c’è stato modo, per esempio, di far approvare un nostro emendamento per bloccare l’esborso del vitalizio agli ex consiglieri condannati per reati contro la pubblica amministrazione o di mafia. Così, la Regione Lombardia continuerà serenamente a stipendiare i condannati per tangenti. La strada per avere istituzioni a servizio dei cittadini, e non dei politici, è ancora lunga ma noi non molliamo e siamo certi di riuscire a cambiare questo sistema marcio. Un nostro progetto di legge che chiede di rimodulare i vitalizi su base contributiva (come per le pensioni di tutti noi) e la loro abolizione definitiva è bell’e pronto per essere discusso e approvato. Ma i partiti si opporranno in tutti i modi o fingeranno di dimenticarlo in un cassetto. Non mancheremo di far sentire loro il nostro fiato sul collo. Abbiamo vinto una battaglia, ma la partita sui vitalizi, un virus che logora le istituzioni, non si chiude qui. VIDEO Promozione sport. Legge buona a metà. E’ stata approvata oggi in Consiglio regionale una proposta di legge per la promozione e lo sviluppo dello sport in Lombardia. Il Movimento 5 Stelle ha votato contro la legge, nonostante nei vari articoli ci fossero elementi condivisibili, alcuni tra l’altro inseriti grazie proprio a proposte del gruppo pentastellato. “E’ una legge buona a metà”, dichiara Andrea Fiasconaro consigliere regionale di M5S Lombardia. Per Fiasconaro “c’è stato un lungo lavoro di confronto in commissione sul testo e alcune nostre proposte sono state accolte, ma non ci soddisfano affatto le modalità di concessione della dote sport previste in un articolo del provvedimento. L’articolo 5, infatti, prevede di istituire un sostegno economico alle famiglie di minori solo per quei ragazzi che hanno almeno uno dei due genitori residente in Lombardia per almeno 5 anni. Quello dei 5 anni di residenza è un requisito discriminatorio, rischia di essere incostituzionale e, soprattutto snatura e contraddice l’intero spirito della legge”. Per il Movimento 5 Stelle, lo spirito del provvedimento “si trova riassunto nelle prime righe del testo di legge in cui si riconosce allo sport “una funzione sociale”, lo si individua come un mezzo ideale per promuovere “l’inclusione e l’integrazione sociale, il contrasto ad ogni forma di discriminazione e la promozione delle pari opportunità””. “Cosa c’è allora di più discriminatorio, esclusivo e discriminatorio di limitare ai soli residenti in Lombardia da più di 5 anni la possibilità di accedere al contributo? I 5 anni andavano tolti e lasciata solo la semplice residenza” si chiede Fiasconaro. “E’ un peccato – continua – perché per il resto la legge risultava condivisibile, anche grazie a nostre modifiche proposte ed accettate. E’ il caso di un nostro ordine del giorno approvato dal Consiglio che impegna la Giunta a prevedere nel finanziamento della ristrutturazione delle palestre e delle strutture sportive criteri di preferenza per interventi di efficientamento energetico come, per esempio, pannelli fotovoltaici o solari termici. Siamo anche riusciti a far riconoscere il principio che lo sport sia uno strumento di promozione delle pari opportunità, un mezzo per combattere e l’abbandono scolastico, un fattore di prevenzione primaria e di tutela della salute. Nostra vittoria è stata anche l’inserimento di un comma nella legge in cui si prevedono interventi per sostenere lo sport nelle carceri ammodernando le strutture e riconoscendo ancora una volta la pratica sportiva come mezzo ideale per socializzare e sostenere situazioni difficili come quelle di reclusione penitenziaria. Nella seconda parte della legge, quella dedicata alle sport della montagna, abbiamo ribadito negli articoli che prevedono lo sviluppo degli impianti di risalita e delle infrastrutture connesse che tale sviluppo possa avvenire solo dopo aver verificato con relazioni tecniche il rispetto per l’ambiente e l’idoneità idrogeologica dei terreni e comunque in accordo con gli strumenti di pianificazione territoriale. Importanti e degni di nota anche gli articoli in cui si prevedono vari strumenti di finanziamento per ammodernare, mantenere e ristrutturare gli impianti sportivi”. “Ribadiamo che è stato un peccato che la Lega Nord si sia arroccata sul requisito di 5 anni di residenza per la dote sport: eliminando quel riferimento, come da noi proposto, la legge sarebbe passata a larga maggioranza. Da parte nostra non sono mancati segnali positivi e di apertura tant’è che abbiamo votato a favore dei singoli articoli che condividevamo, votando contro però il complesso della legge perché snaturata e contraddetta dai 5 anni della dote sport appunto”, conclude Fiasconaro. VIDEO e VIDEO1 [torna a inizio pagina] I LAVORI DELLE COMMISSIONI Commissione Affari istituzionali. Si è provveduto ad istituire un gruppo ristretto di lavoro (per noi Casalino) che dovrà stilare un unico progetto di legge di revisione dello Statuto regionale in cui saranno unite le varie proposte di modifiche dello statuto della Regione. Noi abbiamo presentato due progetti di legge in tal senso, la Lega uno,cosi come il PD. Si prevedono tempi non brevi vista anche la disparità di giudizio e proposte delle varie forze politiche per una materia cosi sensibile. Commissione Attività Produttive. La IV commissione s’è riunita Giovedì 25 per audire il coordinamento regionale esodati lombardi, una società del gruppo Doctor Glass e le associazioni sindacali con riguardo alla situazione occupazionale dello stabilimento Werkam di Arcore (MB); è stato inoltre dato seguito al Gruppo di Lavoro sulla disciplina regionale delle attività di somministrazione temporanea di alimenti e bevande, meglio note come “sagre”. L’audizione con Doctor Glass s’è soffermata sulla problematica relativa alla oscurità delle assicurazioni auto con riferimento alla franchigia per le polizze vetri, che danneggia le aziende di riparazioni, nonché i consumatori e quella con gli esodati ha riguardato, ovviamente, le loro problematiche. Entrambi le audizioni hanno rivelato spunti interessanti, ma è chiaro che su queste vicende Regione Lombardia non può che esercitare pressione sul Governo centrale. L’audizione con la Werkam di Arcore (ex-Folletto) è invece stata un’occasione per intavolare con le organizzazioni sindacali una discussione relativa al rilancio produttivo dello stabilimento per mezzo degli accordi di programma previsti dalla Legge 11/2014. Il cuore della giornata è stato però il Gruppo di Lavoro sullesagre, apertosi in un clima surreale, dopo che nella serata precedente il referente del GdL aveva depositato un’ultima bozza di risoluzione che aveva addirittura invertito i termini della questione, proponendo un indiscriminato sostegno economico di ogni Sagra da parte della Regione, quando la vicenda nasceva invece dalla necessità di regolamentare l’incontrollata proliferazione di quest’ultime. Accanto a eventi che promuovono effettivamente l’attrattività del territorio o presentano, comunque, indiscussi meriti sociali, se ne organizzano infatti molti altri dove l’attività di somministrazione considerata viene svolta con surrettizie finalità economiche, avvalendosi di una disciplina molto più agevolata rispetto a quella prevista per le piccole imprese del settore, evidentemente sottoposte a una concorrenza sleale. Già insoddisfatto dei blandi testi precedenti, Dario Violi ha stigmatizzato la situazione e, forte dei provvedimenti già depositati per il M5S sulla questione (un Progetto di Legge con soluzioni pragmatiche per bilanciare gli interessi dei diversi soggetti coinvolti, nonché – in subordine – una Risoluzione per eseguire un supplemento d’indagine per poi intervenire con soluzioni concrete e operative entro la prossima stagione estiva), ha spinto la maggioranza ad assumersi la responsabilità di quello che andava votando, in aperto contrasto con la retorica elettorale a favore delle piccole imprese propugnata da un po’ tutti i vecchi partiti: loro liberi di approvare questo testo, noi liberi di denunciare l’azione politica in atto a danno dei piccoli imprenditori. A questo punto, le nostre controparti non se la sono sentiti di proseguire nella votazione, preferendo aggiornare il Gruppo di Lavoro: se vogliono tornare sui loro passi tanto meglio, ma se vogliono solo insabbiare la vicenda, sappiano che noi non glielo permetteremo. Commissione Agricoltura. Si è discusso di nutrie. La Giunta aveva una proposta di legge che ha dovuto ritirare in quanto è cambiata la normativa nazionale. E’ proseguita una discussione che ha portato alla proposta di un gruppo di lavoro al fine di valutare cosa possa effettivamente fare la regione per il contenimento e l’eradicazione di questa specie considerata nociva per l’agricoltura. M5S non parteciperà al gruppo di lavoro. Commissione Ambiente. Si è votata la proposta di risoluzione della commissione VI da indirizzare alla Comunità europea in merito alla proposta di direttiva del parlamento europeo e del consiglio che modifica le direttive 2008/98/CE relativa ai rifiuti, 94/62/CE sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio, 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti, 2000/53/CE relativa ai veicoli fuori uso, 2006/66/CE relativa a pile e accumulatori e ai rifiuti di pile e accumulatori e 2012/19/UE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche. Sono state accolte le proposte M5S in merito all’inserimento di un preciso obiettivo di prevenzione e riduzione della produzione di rifiuti. Ora il documento passerà in I commissione e poi in Aula. Non è ancora definitivo pertanto. Si è poi tenuta la discussione sul pdl 181 “Disposizioni in materia di servizio idrico integrato. Modifiche al titolo V, capi da I a III, della legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26 (Disciplina dei servizi locali di interesse economico generale. Norme in materia di gestione dei rifiuti, di energia, di utilizzo del sottosuolo e di risorse idriche)” ma è stata rinviata in quanto è stato approvato il Decreto Sblocca Italia che va ad incidere sulle norme del Sistema Idrico Integrato. E necessaria pertanto una verifica che quanto previsto dal pdl sia compatibile con le nuove norme nazionali. Commissione Sanità e politiche sociali. Mercoledì 24 settembre si è svolta la Seduta congiunta la III con la I Commissione per un confronto sul Paper “Indicazione di Policy per l’integrazione sanitaria, socio sanitaria e assistenziale” e sulla Ricerca “L’incidenza della tassazione locale sull’offerta dei servizi alla persona” realizzati da Éupolis Lombardia. La riunione è avvenuta con l’introduzione svolta dal presidente Cattaneo e dalla vicepresidente Valmaggi in quanto è stato l’Ufficio di Presidenza del Consiglio a richiedere a Eupolis di svolgere la suddetta ricerca. La presentazione – durata oltre due ore - è avvenuta tramite proiezioni di slide da parte del Direttore Relazioni esterne di Eupolis - dr. Colombo - e di una dirigente di detta struttura. Al termine si è verificato un fatto inconsueto. Le slide proiettate sono state “ secretate!!!”. Partendo dal presidente Cattaneo, passando poi ai due presidenti di commissione Rizzi e Colucci e dal dr. Colombo si sono avute dichiarazioni che ammonivano i presenti a non diffondere notizie su quanto visto e sentito ed erroneamente diffuso tramite fotocopie, per altro illeggibili! Si è alluso al fatto che questo metterebbe in serio pericolo il lavoro del dr. Colombo, in quanto si faceva riferimento che alcune slide erano state proiettate senza il consenso della fonte. ( vedi ISTAT) e su dichiarazioni di accompagnamento da parte del dirigente che erano prettamente personali. Ma la verità era ovviamente un’altra….E noi abbiamo capito dove stava il problema. Nelle slide proiettate c’erano dei dati che non erano mai stati diffusi da regione Lombardia e che riguardavano in modo particolare lo stato della popolazione anziana, la sua domanda di salute e soprattutto la compartecipazione alla spesa da parte delle famiglie quando gli anziani vengono ricoverati in RSA. Queste slide smentivano alla grande quanto sostenuto fino a questo momento da Regione Lombardia. Ma la cosa strana è che - guarda caso - erano le stesse slide con gli stessi grafici che la consigliera Macchi aveva pronte da distribuire agli altri commissari, come supporto al suo intervento e alla sua tesi che si basava sul fatto che i dati e le valutazioni di RL erano completamente errate. Potete immaginare la ns. sorpresa!!!! Le slide in possesso della consigliera Macchi sono del dirigente di regione Lombardia dr. Zocchetti che è il responsabile dell’OSSERVATORIO EPIDEMIOLOGICO. Queste slide sono state predisposte per la presentazione dei CREG* che avviene sempre in altre regioni italiane come la Toscana o l’Emilia Romagna, ma mai in Lombardia!!! Alla fine considerata la situazione di disagio che si era venuta a creare e la mole di materiale da esaminare si è chiesto di posticipare ad altra data le domande e la relativa discussione. La consigliera Macchi ha fatto comunque presente a tutti che le registrazioni audio della seduta di commissione sono pubbliche e quindi sara' possibile ascoltare la presentazione delle slides in mediateca. Avviseremo appena saranno disponibili. *CReG (Chronic Related Groups) è il nome di un nuovo sistema di classificazione delle patologie croniche adottato da Regione Lombardia per garantire una presa in carico, completa e senza interruzioni, del percorso di cura del paziente, e attualmente oggetto di una sperimentazione che coinvolge 5 ASL lombarde. Commissione speciale per il Riordino delle Autonomie. S’è riunita Mercoledì 24 per votare sull’indizione del referendum consultivo per la fusione dei Comuni pavesi di Corteolona e Genzone. La votazione era invero stata rinviata dalla settimana precedente, dopo che i Sindaci coinvolti avevano domandato di posticipare quel referendum – che pure era stato chiesto col voto unanime dei due rispettivi Consigli Comunali – chiedendo audizione per spiegare le loro ragioni. Come avevamo immaginato, il “movente” è puramente politico: la volontà delle maggioranze coinvolte di procrastinare la fusione dei due Comuni per evitare elezioni anticipate, attendendo la naturale scadenza prevista, nel 2016, per il mandato del Sindaco del Comune di Corteolona (2.204 abitanti, contro i 370 di Genzone). Dura la presa di posizione dei nostri portavoce consiglieri regionali M5S – Nanni, Violi e Fiasconaro – che hanno evidenziato il pericoloso precedente che si sarebbe creato permettendo che, per difendere le loro poltrone, due sindaci potessero interferire con lo strumento referendario, impedendo ai cittadini di esprimersi liberamente sul modo in cui vogliono essere governati. Unanime però la risposta dei vecchi partiti che, dando ennesima prova del profondo spirito corporativo che li tiene uniti nel momento del bisogno, hanno fatto quadrato intorno alla retorica delle “poltrone acquisite”, riuscendo dunque a far rinviare il referendum. Politici o politicanti? Ai cittadini l’ardua sentenza. Commissione speciale rapporti con la Confederazione Elvetica. La Commissione Speciale ha partecipato alla delegazione di Regione Lombardia in visita presso la Val Poschiavo, dove s’è tenuto un convegno col Gran Consiglio e il consiglio di Stato del Canton dei Grigioni. Molte le questioni discusse: dai problemi legati ai lavoratori frontalieri dopo il referendum contro l’immigrazione in svizzera, al programma di cooperazione trasfrontaliera 2014-2020; dalla cooperazione in ambito sanitario alle sinergie nell’ambito della filiera bosco-legno, nonché con riguardo allo sviluppo di nuovi poli industriali tecnologici; dalla cooperazione per lo sviluppo culturale e turistico a quella relativa alla sicurezza e ai trasporti. Il nostro portavoce, Stefano Buffagni, oltre a seguire con attenzione le tematiche anzidette, ha inoltre approfittato dall’incontro per confrontarsi con i politici locali con riguardo alle tematiche della democrazia diretta, alla luce degli efficaci strumenti referendari con cui i cittadini dei Grigioni sono periodicamente chiamati a orientare la politica cantonale e confederale. [torna a inizio pagina] UFFICIO DI PRESIDENZA Questa settimana l'Ufficio di Presidenza non si è riunito. La prossima seduta è fissata per il 29 settembre 2014. [torna a inizio pagina] MOZIONI, INTERROGAZIONI E INTERPELLANZE - "Variante Zogno", cantiere infinito
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