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La sfida di Google Play sui film via web (Il Sole 24 Ore)

Creato il 12 novembre 2013 da Nicoladki @NicolaRaiano
La sfida di Google Play sui film via web (Il Sole 24 Ore) L'offerta (legale) di contenuti video da acquistare via web trova un altro player protagonista. E non uno qualsiasi, visto che si tratta del gigante di Mountain View che, dalla pubblicità all'editoria, sta togliendo il sonno a parecchi. In Italia da oggi sarà possibile noleggiare o acquistare film da Google Play, l'online store di Google per il digital entertainment.
Grazie all'offerta di film, che si aggiunge a quella già disponibile di applicazioni, giochi, musica e libri, Google Play diventa così a tutti gli effetti uno store completo per accedere a contenuti di intrattenimento digitali da smartphone, tablet e computer. I prezzi partono da 2.99 euro per il noleggio di film a definizione standard e 7.99 per l'acquisto, sempre a definizione standard. L'acquisto o noleggio dei contenuti digitali può avvenire attraverso dispositivi android o direttamente dal web.
Nel primo caso è sufficiente accedere allo store Google Play per acquistare film da guardare in streaming immediatamente oppure in un secondo momento, dopo averli scaricati sul proprio dispositivo android, anche senza una connessione dati. La maggior parte dei contenuti è disponibile per 30 giorni a partire dalla data del noleggio e per 48 ore dall'inizio della visione. Chi invece si collega da computer può acquistare o noleggiare questi contenuti digitali attraverso la pagina web di Google Play.
A partire da oggi, quindi, si potranno noleggiare o acquistare (in alta definizione o in definizione standard) i film in uscita tratti dai cataloghi dei principali studi cinematografici internazionali, come Paramount Pictures, Warner Bros, Sony Pictures Home Entertainment, The Walt Disney Company e Twentieth Century Fox. A questi si aggiungono anche titoli distribuiti dalle principali case indipendenti italiane, quali CG Home Video, Lucky Red, Eagle Pictures, BiM Distribuzione, Luce - Cinecittà, Moviemax, M2 Pictures, Dall'Angelo Pictures e Videa.
Il colosso di Mountain View lancia così il suo guanto di sfida a iTunes della Apple, già sul mercato come Chili Tv o, in qualche misura, Cubovision, ma anche anticipando i tempi di un'autentica battaglia che si profila per i prossimi mesi sul fronte dei contenuti video via web. Netflix sta infatti preparando il suo sbarco in Italia. E da Mediaset a Sky i motori sono già caldi. Il Biscione già a maggio, per bocca del suo vicepresidente Pier Silvio Berlusconi, aveva annunciato un nuovo servizio: "Infinity", basato sul modello Usa di Netflix. In pratica ci sarà «un'infinita» libreria di titoli offerti on demand e senza alcun vincolo di abbonamento «attraverso tutti i possibili device». Il servizio partirà il 9 dicembre con un costo che dovrebbe attestarsi sui 9 euro al mese. Da Sky la risposta dovrebbe arrivare nei primi mesi del 2014, con "River".
Un'offerta legale rafforzata, dunque, per vincere il fenomeno imperante dell'illegalità dei contenuti audiovideo che corre sul web e che pesa attorno ai 600 milioni di euro (dato Fapav). Il tutto in attesa del regolamento Agcom sulla tutela del diritto d'autore online, che si sta avvicinando alle battute finali del suo percorso di confronto con gli stakeholders.
Andrea Biondi per "Il Sole 24 Ore"

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