Magazine Opinioni
Una enorme polemica sta attraversando il web: il viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Martone, si è espresso in modo alquanto stupido e inutilmente provocatorio verso quegli universitari che alla stregua dei 28 anni non hanno "conquistato" l'agognato titolo di studi. Per quanto il concetto chiave possa essere condivisibile, dal momento in cui in molti utilizzano l'università come passatempo e perditempo; il ministro avrebbe dovuto esprimersi in modo meno plateale e più dettagliato.
Infatti, dopo lo scoppio della polemica ha esplicitato il suo pensiero:
«Ho scelto la parola sbagliata, ma va detta la verità. Chi si laurea dopo i 28 anni, avrà difficoltà ad entrare nel mondo del lavoro». (Sole 24 Ore)
Come dargli torto? E' un fenomeno, quello da lui descritto, molto attuale che dovrebbe essere in qualche modo cambiato e regolato. In molti "alloggiano" all'università senza motivazioni serie e il fatto che tanti studenti abbiano solamente assimilato la parte superficiale di questo pensiero, la dice lunga su un mondo che va assolutamente riformato in modo radicale.
Correlato a questo argomento è la volontà, da parte de governo, di creare un organismo che valuti il valore specifico dei diplomi di laurea ossia la qualità, la serietà, il prestigio accademico dell’università che lo ha rilasciato. Non è mai stato un segreto che certe facoltà siano più prestigiose di altre, ma il problema sta' a monte: tutte le università dovrebbere offrire un'istruzione adeguata e qualificata e non dovrebbero esserci atenei di serie A o di serie B (il fatto che esista questa classificazione dipende anche dalla retta che certi atenei si fanno pagare per offrire certi servizi: più paghi più la tua formazione è qualificata). Abbiamo realmente bisogno che il mondo universitario venga riformato per una equità maggiore. In più, a mio avviso, il voto a volte non serve a qualificare le capacità del singolo individuo: l'atto pratico è quello che davvero fa la differenze. Quindi bisognerebbe approfondire la questione e cercare di offrire a tutti lo stesso livello di formazione per creare più competitività e una formazione altamente qualificata.
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Il referendum non risolve l’insolvenza, il popolo greco deve sapere la verità
Tutta la verità, nient’altro che la verità. Non ci sta ad incassare le accuse del duo Tsipras/Varoufakis e passa al contrattacco Juncker, si rivolge alla... Leggere il seguito
Da Blogaccio
SOCIETÀ -
La seconda ondata
Intervista di Peter Jellen. della Rivista Online "Telepolis", a Robert Kurz, del 18 e 19 luglio del 2010 Peter Jellen: Mr. Kurz, negli ultimi tre anni, la... Leggere il seguito
Da Francosenia
CULTURA, OPINIONI, SOCIETÀ -
Almanacchorror: Giugno 2015
E' quasi ridicola la quantità di film straordinari che sono usciti a giugno.State a vedere:8 giugno 1984: i patatonissimi mogwai diventano fenomeno di culto.... Leggere il seguito
Da Mariparacchini
CINEMA, CULTURA, HORROR, OPINIONI -
Famiglia atipica is better than no famiglia
C’era bisogno di un’altra opinione, un altro sproloquio, un altro post sulle famiglie atipiche? Sicuramente no. Avevate bisogno che io mettessi nero su bianco... Leggere il seguito
Da Gynepraio
OPINIONI, TALENTI -
“Hic Rhodus, hic salta” – Grecia, Tsipras e la democrazia col culo del popolo
Il titolo dell’Huffington Post del 28/06/2015 “Hic Rhodus, hic salta” [“Qui [è] Rodi, salta qui”. Il senso traslato è “Dimostraci qua e ora le tue affermazioni”. Leggere il seguito
Da Carusopascoski
OPINIONI, SOCIETÀ -
Esiste veramente il debito pubblico italiano o è una bufala per fregarci?
ABBIAMO VERAMENTE SEMPRE VISSUTO “AL DI SOPRA DELLE NOSTRE POSSIBILITA’”? Ogni giorno in tv qualcuno ci ripete la solita litania: la colpa della crisi è tutta... Leggere il seguito
Da Nino Caliendo
ATTUALITÀ, OPINIONI