La sfigurina – Urby Emanuelson

Dai Gegio, non piangere. Non è così grave se non l’hanno chiamato in nazionale, in fondo te lo potresti godere un po’ di più a San Siro. Solo che lui – mica lo chiamano The Furby a caso – si è saggiamente dileguato. Perché, per carità, sarà pure esaltante sentirsi nominare con tutta quella foga (sempre viva la foga), ma alla lunga è meglio pure la più scrausa delle spiagge del Suriname. Per non dire quant’è meglio Giorgia Surina..me. E allora non drammatizzare se lui non è all’Europeo. Tanto mica avrebbero chiamato te a fare lo speaker.

Germano “Gegio” Lanzoni è lo speaker del Milan. Siamo messi bene pure in quel senso… Al secondo urlo “Zlatan Ibrahimovic” dopo un gol, ha già le corde vocali slogate, con una voce strozzata che manco avesse ingurgitato kerosene del Volga (pregiato come il caviale). Ci prova, Gegio. Lui si è inventato quel “benvenuti nella casa del MMMMiiilaaan” alla fine della lettura delle formazioni: ci crede tanto al Milan che carica pure i nomi più improbabili. Urlare “Djamel” o “Daniele” e aspettarsi che il pubblico inneggi a Mesbah e Bonera, bè è proprio amore.

Ma l’amore vero è uno solo. Si chiama Urby Emanuelson. Che all’Europeo non c’è. Ed è l’idolo del microfono di Gegio. Dovreste sentirlo a San Siro. Con il numero 28: “Uuurrrrrrrrrrrrrby Emanuelson”. Quanto gli piace quella erre. Non so come il vocione di Lanzoni pronuncerebbe Van Marwijk, che non ha portato Urby The Furby detto Urbinho (Pesaro è Ambrosini) a Euro 2012.

Considerato che l’Olanda sta prendendo pallate pure dalla nazionale delle badanti uzbeke delle anziane ucraine, Urby non avrebbe fatto peggio di tanti altri. Il problema è che Van Marwijk, diplomato al corso per allenatori di subbuteo con una tesi su “Le nuove frontiere della tattica: stasera Gresko e non torno più”, non ha ancora ben chiaro quale sia il ruolo di Emanuelson. Inizialmente gli avevano detto “è di colore” e aveva fatto confusione, credendo di avere a disposizione Emmanuelle Nera. Capirai la delusione. Mica sono tutti Allegri come Gegio.

Giorgio Caccamo

@giorgiocaccamo