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La sigaretta

Da Oichebelcastello

LA SIGARETTA

Img dal web

LA SIGARETTA

Egidio non aveva mai fumato fino a quella volta.
Già molti dei suoi amici delle scuole medie fumavano qualche sigaretta, lui però non aveva mai provato.
Il suo amico Piero lo sapeva, non aveva nemmeno tentato di incoraggiarlo, certe cose si devono sentire e poi sapeva che non sarebbe riuscito a convincerlo.
Egidio non era un frequentatore delle sale giochi, ma qualche volta se era con Piero ci faceva un giro.
Ci sono comportamenti ai quali non ci possiamo sottrarre.
Quando sei in un gruppo non puoi fare a meno di comportarti come gli altri. Sul bisogno di omologazione sono stati scritti fiumi di inchiostro.
Egidio e Piero erano nella sala giochi. Piero osservò gli amici, erano tutti fumatori, solo lui era riuscito a resistere fino a quel giorno. Sentì quel bisogno di appartenenza molto forte, cedette.
Chiese una sigaretta all’amico. Piero si stupì di quella richiesta a freddo. Non chiese nulla.
Aveva le Marlboro, gliene dette una. Egidio si ritrovò quel tubetto leggero color bianco e giallino tra le mani, infilò la parte colorata tra le labbra e attese che qualcuno gliela accendesse.
Appena la fiammella dell’accendino fu vicina, aspirò forte, il fumo entrò in gola.
All’inizio non fu una sensazione piacevole.
Cercò di memorizzare ogni istante, doveva valutare cosa fosse il fumo per lui.
Mentre fumava cercò di immaginarsi meglio integrato con il gruppo, ma si chiese anche quanto quel fumo gli servisse davvero.
Decise che ….ok … voleva continuare l’esperimento, avrebbe provato anche altre marche, magari i sigari o la pipa.
Gli amici non cambiarono la considerazione nella sua persona. Egidio era rimasto l’amico di sempre, solo che…..fumava !
Provò a cercare di vedere se stesso da fuori, e capire se la sua stima nella propria persona fosse aumentata con il fumo.
In un certo senso ….SI !
Quando fumava, aveva una maggiore autostima. Quindi il fumo innescava un meccanismo contorto nella sua persona e lo faceva sentire migliore.
Stranamente la cosa non funzionava sempre. Non ci stava capendo più nulla.
Una cosa simile accadeva anche ad un suo amico più grande di nome Andrea.
Andrea aveva iniziato a bere alcoolici, e prima di entrare in discoteca si faceva diversi bicchierini, questi lo aiutavano a comportarsi da figo. Ma….. non succedeva sempre !
Quando Egidio aveva la febbre alta e la madre le somministrava gocce di tachipirina, la febbre scendeva, talvolta in modo vertiginoso, ma era …..una medicina, il comportamento era costante.
Fumo e alcool non sono medicine, agiscono come droghe, talvolta funzionano, altre no.
Egidio osservò il suo comportamento dopo quella sigaretta.
Convenne che non era poi quella gran figata e certe spinte emotive poteva ottenerle anche dalle sue risorse. Dopo essersi reso conto che il fumo non gli era utile, decise di smettere, anche perché in realtà non aveva nemmeno cominciato per bene.
Aveva capito che doveva cercare di valorizzare le sue risorse, e non usare scappatoie per aumentarle temporaneamente.
Non doveva inoltre permettere alla sigaretta di avere tanto potere su di lui.
Forse doveva provarla per capirlo.
Dopo qualche anno si determinò che non avrebbe più fumato, e così è stato.


Archiviato in:Racconti, Riflessioni Tagged: Racconti brevi, riflessioni, tabagismo

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