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“La signora dei Baci. Luisa Spagnoli” di Maria Letizia Putti e Roberta Ricca: quando l’imprenditoria è donna

Creato il 15 marzo 2016 da Alessiamocci

“Luisa s’impegnò per realizzare la novità dell’anno: oltre a rinnovare con gusti inediti la produzione dei confetti, d’accordo con i soci decise di cimentarsi con la cioccolata, che permetteva di realizzare prodotti da immettere sul mercato a prezzi più elevati.”

È scritto a quattro mani “La signora dei Baci“, biografia romanzata di Luisa Spagnoli (Perugia, 30 ottobre 1877 – Parigi, 21 settembre 1935), al quale è seguita la fiction omonima andata in onda recentemente su Rai 1. Le autrici sono Maria Letizia Putti e Roberta Ricca, entrambe romane, che hanno visto la loro opera pubblicata da Graphofeel alla fine di gennaio 2016.

Luisa Spagnoli è stata un personaggio peculiare nella storia del Novecento italiano: le sue idee progressiste l’hanno resa “pioniera” dell’imprenditoria femminile. In un’epoca in cui le donne erano assai poco considerate, insomma, ella ha saputo imporre le proprie idee; frutto di una mente estremamente pratica e lungimirante. Ha saputo essere autorevole senza essere autoritaria; si è fatta amare da chi le è stato intorno, fosse un familiare o un suo dipendente.

Fondatrice di due marchi aziendali importanti, quali la Perugina e la catena di negozi di abbigliamento che ancora oggi porta il suo nome. Nella fabbrica dolciaria della Perugina, in principio una confetteria, ha lavorato alacremente, dedicando tutta se stessa e sacrificando l’educazione dei figli, affidata per forza di cose alla madre Maria e alla sorellastra Gemma.

Rimasta presto orfana di padre, Luisa Sargentini vive a Perugia in una famiglia molto povera. Ella abita in una modesta casetta con la madre, due fratelli e una sorella, nata quest’ultima dalla relazione della signora Maria con un uomo manesco e poco raccomandabile, che presto verrà allontanato. A 13 anni Luisa deve abbandonare gli studi, per aiutare la madre a sfamare la famiglia. Peccato perché la ragazza prometteva bene: le piaceva soprattutto far di conto per far quadrare le cose.

Luisa cresce, e ad una festa di paese conosce il suo futuro marito, Annibale Spagnoli, un musicista dal carattere un po’ troppo scostante, dal quale avrà tre figli: Mario, Armando e Aldo. Il matrimonio avrà alti e bassi, ma le energie di Luisa sono tutte concentrate a far prosperare quella piccola azienda di famiglia, che in seguito diverrà la grande realtà dolciaria della Perugina. Con l’inventiva ed il talento che la contraddistinguono, la donna prova sempre nuove ricette, e a lei si deve l’invenzione sia del Bacio Perugina che delle caramelle Rossana.

Nell’ultima parte della sua vita, Luisa Spagnoli è stata anche fondatrice del marchio della casa di moda omonima, che tuttora vediamo nelle maggiori città. In mezzo, la prima guerra mondiale, che l’ha vista dirigere da sola l’azienda, dando la possibilità alle donne di allestire una “nursery” al suo interno. Aveva capito che una madre tranquilla è una lavoratrice più produttiva e soddisfatta. E poi, la morte, sopraggiunta a soli 58 anni per un tumore alla gola, nonostante fosse andata a curarsi a Parigi.

Donna creativa, Luisa Spagnoli era come il re Mida: trasformava in oro tutto ciò che toccava, e lo faceva prosperare. A fare da contraltare ai successi lavorativi, c’è una vita “moderna” per quei tempi, davvero da romanzo. Memorabile su tutto la sua grande storia d’amore con Giovanni Buitoni, più giovane di lei di 14 anni.

Dietro a quest’ opera c’è uno studio approfondito di usi e costumi della società a cavallo fra i due secoli, attraverso il quale possiamo comprendere meglio l’eccezionale vita della “signora del cioccolato”, che tanto lustro ha dato alla nostra Italia. Un libro particolare, da leggere.

Written by Cristina Biolcati


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