La maschera di rame trovata accanto alla defunta a San José de Moro
(Foto: Luis Jaime Castillo Butters)
Questa donna visse nel 750 d.C., era molto venerata e venne sepolta a circa sei metri di profondità. Le pareti di terra della sepoltura erano dipinte di rosso e le nicchie che vi erano state scavate ospitavano offerte in vasi di ceramica. Con la defunta sono state sepolte due donne, probabilmente si tratta di due sacrifici umani, e ben cinque fanciulli.
Lo scheletro della donna riposava su una piattaforma bassa ed era ornato con una collana di perline di pietre locali. Accanto al corpo era stato deposto un alto calice d'argento che, nell'arte Moche, accompagna le scene di sacrifici umani e il consumo di sangue. Questi oggetti sono stati ritrovati, prima, solo nelle sepolture di potenti sacerdotesse-guerriere.
La sepoltura femminile di San José de Moro
(Foto: Luis Jaime Castillo Butters)
Gli scavi a San José de Moro sono iniziati nel 1991. Le prove che, in questi anni, sono state raccolte hanno convinto gli archeologi che il sito è stato un importante centro cerimoniale, meta di pellegrinaggi, tra il 600 e l'850 d.C. e che le sacerdotesse-regine hanno giocato un ruolo importantissimo nella politica e della religione di questa cultura. Non era infrequente, tra i Moche, che una donna rivestisse un'alta carica religiosa. Una mummia femminile ricoperta di tatuaggi è stata scoperta nel sito di El Brujo nel 2005, sepolta con i tradizionali simboli del potere: enormi mazze da guerra cerimoniali e anelli nasali.