ADD ed ADHD sono sigle che indicano, rispettivamente, la “sindrome da deficit di attenzione” e la “sindrome da deficit di attenzione ed iperattività”. Inutile ricordare che sono entrambe condizioni in gran parte inventate qualche decennio fa dalle industrie farmaceutiche e da medici compiacenti per vendere e somministrare psicofarmaci a bambini e ad adolescenti con la collaborazione di genitori ed insegnanti inconsapevoli. Anche l’inesistente “sindrome da ansia sociale”, ampollosa elocuzione dietro la quale si nasconde una semplice timidezza, ha arricchito ed arricchisce Big Pharma. Gli effetti di queste idee balzane sono gravissimi, con teen agers e giovani dipendenti da sostanze psicoattive: essi diventano vittime di patologie psicologiche e psichiatriche indotte dalle “terapie”.
Seguiamo la scia di denaro, ma anche… le scie tossiche. Infatti, anche se non di rado queste sindromi sono il risultato di diagnosi frettolose ed interessate, così che si eseguono nel caso di bambini semplicemente vivaci, è assodato che le nuove generazioni sempre più spesso palesano problemi cognitivi. L’alimentazione non salutare, l’acqua fluorizzata, il consumo di gomme e caramelle “venefiche”, di bevande in lattine di alluminio, l’uso di dentifrici al fluoro, l’impiego di pentole d’alluminio etc. contribuiscono a causare danni neurodegenerativi, ma il colpo di grazia è stato inferto dall’inquinamento globale collegato alla geoingegneria clandestina.
Il Dottor Steven Davis si aggiunge agli altri medici (si pensi all’ottimo Russell Blaylock) che denuncia una precisa correlazione tra ADD ed ADHD da una parte, contaminazione dovuta alle chemtrails dall’altra.
Scrive il Dottor Davis: “Abbiamo cose che cadono dall’alto. Dopo che il nanoparticolato di alluminio è disperso, lo respiriamo e finisce nel cervello, nel lobo frontale. L’alluminio è il metallo al primo posto come causa dell’Alzheimer. Negli anni ‘70 del XX secolo, si rilevava un caso di ADD ogni 100.000 bambini; oggi uno ogni 48! (Le statistiche si riferiscono agli Stati Uniti, n.d.t.). Appartengo a quel gruppo di specialisti che hanno cercato e reperito un nesso tra ADD/ADHD ed alluminio: ho così riscontrato che tutti i bambini, che manifestano deficit cognitivi, hanno alte concentrazioni di questo metallo nel loro organismo. Quando ho elaborato dei protocolli per disintossicarli (terapia chelante, n.d.t.), le loro capacità sono migliorate. Quando ho adottato gli stessi protocolli con persone di mezz’età o anziane, i risultati sono stati meno rapidi, ma sono stati comunque conseguiti. Oggi di solito diagnostico l’Alzheimer in persone cinquantenni, mentre anni addietro in soggetti ottantenni”.
Intendiamo prestar fede al Dottor Davis ed agli altri scienziati veri o al negazionista Paolo Attivissimo ed al suo codazzo vecchio e nuovo di inetti disinformatori?
Fonte: canadafreepress
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