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La Sindrome di Carlsberg

Creato il 02 maggio 2012 da Marco4pres

La Sindrome di Carlsberg (abbreviata in Al.Co.L.) è una sindrome patologica determinata dall’assunzione acuta o cronica di grandi quantità della sua abbreviazione. Il termine “Sindrome di Carlsberg” venne coniato dallo psichiatra e pediatra danese H. Ken Carlsberg in una rivista medica del V millennio a.C.; la chiamò così in onore di sé stesso, uno psichiatra e pediatra danese il cui lavoro non venne riconosciuto fino a che non ebbe chiamato una sindrome col proprio nome.

Probably the best syndrome in the world.
–Il dottor Carlsberg nell’incipit della sua relazione

La Sindrome di Carlsberg

Il dottor Carlsberg nel suo studio

Gli individui affetti da questa sindrome sono caratterizzati da una persistente propensione alle interazioni sociali e da schemi di comportamento socievoli e allegri, che li portano a interagire con gli altri, soprattutto se anch’essi portatori.

I meccanismi biologici alla base della Sindrome di Carlsberg sono incerti, ma fattori di rischio includono l’ambiente sociale, la salute mentale, la voglia di fica e la pubblicità. A lungo termine la sindrome può causare una serie di sintomi fisici tra cui cirrosi epatica, pancreatite, polineuropatia, demenza alcolica, malattie cardiache, carenze nutrizionali e gravidanze. Lia Celi direbbe che talvolta può avere un esito “fetale”. Le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità parlano di 140 milioni di portatori in tutto il mondo, che credono di essere il doppio.

La diagnosi è realizzabile grazie a dei questionari che comprendono la compilazione dell’alfabeto al contrario e il tracciamento di una linea retta. I disturbi psichiatrici variano a seconda del sesso: chi ne fa di più, ne ha di meno. Rispetto agli uomini, le donne sono più sensibili all’Al.Co.L. e più inclini a subirne i deleteri effetti fisici, cerebrali e mentali, anche se è molto difficile notare la differenza. Inoltre, le donne affette hanno un tasso di mortalità superiore rispetto agli uomini. LOL. Le donne che presentano disturbi correlati alla sindrome hanno anche diagnosi psichiatriche come depressione, ansia, attacchi di panico, bulimia, disturbo post-traumatico da stress o disturbo borderline di personalità, le stesse riscontrate dopo la fine dei saldi. Il miglior metodo di prevenzione è continuare a stirare. Gli uomini presentano invece caratteristiche di disturbo di personalità di tipo narcisistico, antisociale, disturbo bipolare, schizofrenia, sindrome da deficit di attenzione e iperattività, che si manifestano contemporaneamente durante la guida. Le donne affette dalla sindrome di Carlsberg hanno maggiori probabilità di avere una storia di violenza fisica o sessuale, rendendo dunque superflua l’aggiunta di Ghb nel bicchiere.

La Sindrome di Carlsberg

Una portatrice

Atteggiamenti e stereotipi sociali possono creare ostacoli alla rilevazione e al trattamento della sindrome, soprattutto nelle donne. La paura della stigmatizzazione sociale può portarle a negare di essere affette da una condizione medica (l’essere donne, appunto) e a bere in solitudine, ingenerando un aumento degli stati di depressione negli uomini a cui la darebbero se bevessero con loro.

Sebbene la sindrome di Carlsberg abbia effetti collaterali mediaticamente appetibili come violenze domestiche, stupri, furti e aggressioni, è innegabile il suo ruolo di fonte d’ispirazione per innumerevoli scrittori, musicisti, pittori e bestemmiatori.

Quando il consumo di alcol viene interrotto troppo bruscamente, il sistema nervoso della persona soffre. Per non parlare di chi le capita a tiro. I sintomi acuti da astinenza tendono a diminuire dopo 1-3 settimane, per poi scomparire del tutto col decesso del soggetto. La disintossicazione avviene spesso grazie all’utilizzo di placebo come l’Heineken, un sostituto omeopatico della birra. Gli individui che sono a rischio solo di lievi o moderati sintomi di astinenza possono disintossicarsi praticando il cunnilingus durante il mestruo.  Tuttavia la disintossicazione non è un vero e proprio trattamento, quindi Amy Winehouse poteva evitare di farne una tragedia. Per le nostre orecchie.

La città ha bisogno di alcol.
–Slogan dell’ultimo spot della Ceres

-m4p-

La Sindrome di Carlsberg


Filed under: Inchieste Tagged: Alcolismo, Carlsberg, Ceres, Charles Bukowski, Heineken, Lia Celi

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