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La sindrome premestruale non esiste

Creato il 28 settembre 2013 da Taccodieci @Taccodieci
La sindrome premestruale non esisteTorniamo a casa dopo una giornata di lavoro durante la quale abbiamo dovuto compiacere capi e clienti isterici, abbiamo lavorato per dieci ore di fila, ci scappa una pipì che neanche il Vajont e lo troviamo lì, sul divano, in tuta, a guardare la tv. E ci chiede pure "che si mangia stasera?".
Il fatto è che se proviamo ad azzardarci a mangiarci rabbiosamente i suoi stinchi per cena, a sbatterci immediatamente la porta alle spalle e ad andare a mangiare una pizza con un'amica finchè ci passa, a spaccare tutto come atto di protesta contro un mondo discriminatorio e ingiusto, la colpa è nostra. O meglio: o abbiamo il ciclo o abbiamo la sindrome premestruale e siamo quindi "suscettibili".
Funziona sempre così.
Noi non siamo stressate, non siamo in[@##@t€, noi siamo gli angeli del focolare, che cribbio. E quando lo siamo è perchè siamo in "quei giorni" in cui gli ormoni impazziscono e non capiamo più niente.
Ci hanno tolto pure il diritto alla rabbia. Il diritto a dire che qualcosa non ci sta bene ed essere credibili. Perchè quando ci lamentiamo non siamo noi, sono i nostri ormoni che parlano.
  • Ci dimentichiamo qualcosa? Abbiamo la sindrome premestruale (o siamo innamorate e quindi con la testa da un'altra parte, in alternativa).
  • Non sorridiamo alla vita quando siamo sovraccariche di lavoro fuori e dentro casa e tutto il resto della famiglia se ne frega o peggio ancora pensa che sia normale? Abbiamo la sindrome premestruale.
  • Ci pulsa la vena sulla tempia quando urliamo per lamentarci di essere sempre da sole a doverci preoccupare che tutti abbiano mutande pulite da indossare, un piatto di cibo in tavola e possano vivere in una casa dove non si prendono i pidocchi? Abbiamo la sindrome premestruale.
  • Ci viene voglia di spaccare tutto quando di fronte all'evidenza che lavoriamo tanto quanto gli altri che vivono in casa ma questo sembra non importare a nessuno e tutti danno per scontato di poterci chiedere di fare qualcosa per loro? E' la sindrome premestruale, non siamo noi.

E l'uomo non trova altra soluzione se non quella di farsi piccolo piccolo e cercare di scansare i colpi più violenti fino a che non ci passa. Non l'incazzatura, eh, ma la sindrome premestruale.
Invece non è così, non è la sindrome premestruale che ci passa, è che non possiamo mica essere inc[@##@t€ per sempre.
Succede anche al lavoro.
  • Un collega si lamenta, sbrocca, impazzisce e comincia a inveire a destra e a manca? E' sotto pressione.
  • Una collega alza la voce o si lamenta perchè è pressata da scadenze? Ha la sindrome premestruale, poveretta. Le passerà nel giro di qualche giorno.

Dal momento che ho notato che ultimamente sparare [@##@t€ su internet va fortissimo, tenetevi forte che arriva la mia: la sindrome premestruale non esiste.
Stanno facendo passare come un nostro problema, una nostra "malattia" quello che è invece un deficit bello e buono del maschio medio: deficit di attenzione nei confronti di quello che diciamo e di come ci sentiamo, deficit di volontà nel contribuire a una democrazia sotto lo stesso tetto (che sia di una casa o di un ufficio).
L'aspetto più grave è che sta funzionando come un vero e proprio condizionamento: ci sono davvero donne convinte di avere un problema quando si in[@##@n°.
Ora non dico che non ci siano donne soggette a sbalzi ormonali. Quello che mi riesce davvero difficile bermi è che oltre la metà della popolazione mondiale sia del tutto immotivatamente isterica per una settimana al mese.
Quindi, ragazze, prima di pensare di avere un problema o di essere peggio ancora "malate" (già ci basta la campagna Somatoline per farci credere di avere bisogno di uno bravo), assicuriamoci di non avere davvero a che fare con degli egoisti.
La Redazione

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