La risposta non è agevole, ma credo possa essere indubbiamente affermativa: sì, il PD e la sinistra sono ormai al limite della loro capacità elettorale. Ogni passo che fanno, sono voti che perdono. Persino il tanto decantato incontro Bersani-Renzi, alla fine è (stato) solo un botto depotenziato, un po’ perché Bersani ha perso in quest’ultimo mese tanta credibilità quanto pesa, e è un po’ perché Renzi non ama Bersani e non ama questo PD. Il suo è solo un sostegno sindacale e null’altro. La verità è che al sindaco di Firenze non dispiacerebbe affatto se Bersani perdesse queste elezioni.
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Ma Bersani le vincerà. Anzi, come ho scritto nel titolo: le vincicchierà. Probabilmente siederà sullo scranno di Palazzo Chigi, anche se non scommetterei mai sulla sua durata né sulla sua capacità di gestire un paese come l’Italia. Personalmente sono dell’idea che non ne sia in grado. E in generale nessuno a sinistra è in grado di governare l’Italia. Sgovernarla sì, come ha fatto negli ultimi dieci anni che è salita a Palazzo Chigi e dai quali è poi partita la grave crisi che ci ha portati oggi a essere un paese castrato politicamente, socialmente ed economicamente. Ma governarla è tutt’altra cosa.
D’altro canto, mi chiedo come mai Napolitano si svegli proprio oggi nel denunciare il “circuito mediatico-giudiziario” che sta “avvelenando” questa tornata elettorale che – guarda caso – rischia di essere vinta (o clamorosamente persa) dalla sinistra, e non l’abbia invece fatto quando a governare (o a candidarsi a governare) il nostro paese c’era il centrodestra. Allora, mi pare che i suoi interventi non siano stati così decisivi e chiari, e anzi mi pare siano stati improntanti a una totale difesa del suddetto asse media-giustizia, anche quando tale asse produsse un cortocircuito mediatico (ivi compresa la storiella dello spread) che ha demolito sistematicamente la credibilità del centrodestra come parte politica e come forza di governo.
Bersani vincicchierà queste elezioni. Probabilmente otterrà la maggioranza alla Camera e una risicatissima maggioranza al Senato che lo costringerà a cercare sostegno nel centro montiano. Se mai si dovesse avverare questo incubo, avremmo il peggio del peggio a governarci. Gli indecisi ci pensino su. Forse questo centrodestra non è il massimo a cui possiamo aspirare, ma almeno abolirà l’IMU e qualche altra ignobile tassa, e forse – se lo faranno governare – rianimerà il nostro tessuto economico e riequilibrerà a nostro vantaggio i rapporti con l’UE e con la Germania. Soprattutto ci eviterà quelle “riforme” che mirano a demolire l’identità, l’economia e la cultura italiana.
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