La sinistra non crea piu’ tensioni sociali…..

Creato il 21 marzo 2012 da Lucaralla @LAPOZZANGHERA
La storia sull’articolo 18 sara’ quella che sancira’ la fine delle scuse da parte della sinistra di Bersani.
Si perche’ in alcuni momenti storici del cambiamento di un paese come quello attuale,fatto di sacrifici in nome della coesione europea,ci deve essere pure qualcuno che dica NO,NON CI STIAMO.
La sinistra di Bersani non apprezza gli sforzi fatti dal governo Monti in tema di lavoro ma si adegua votando si il decreto che andra’ in Parlamento.
Come dire vabbe’ ragassi,che ci volete fare,non son mica ciambelle queste….
Ma per fortuna alcuni(CGIL,FIOM e parte di quel che resta della sinistra),condannando il testo della riforma del lavoro della ministra Fornero,dichiara guerra e sancisce scioperi e manifestazioni in tutta Italia.
Il nocciolo della questione e’:vale la pena perdere qualcosa sul diritto e aspettare tempi migliori per poi rinegoziare,oppure subito dire no,non ci stiamo?
Il clima sociale in questo contesto drammatico fatto di scelte e decisioni di parte che possono sancire la fine delle alleanze con parte dell’elettorato,sara’ inevitabilmente una mattanza generale sociale,e il rischio di un ritorno al clima di scontri di piazza e’ molto alto.
Oggi poi,con il ferimento del consigliere comunale del terzo polo al consiglio comunale di Torino,Alberto Musy,sembrerebbe che sia o una coincidenza del clima di astio che regna tra politici e magari ali piu’ estremiste sociali o una pista non politica da verificare e capire meglio.
Certo e’ che e’ scoppiata in Italia una pericolosa questione legata al diritto di avere e quello di riuscire a raggiungere in termini di costo e sacrificio qualcosa.
Ma alla fine chi avra’ piu’ voglia di aspettare e dare?Il governo o la piazza?


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