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La solidarietà

Creato il 14 ottobre 2011 da Jitsumu
La solidarietàI deboli in questo tempo difficile non sono solidali tra loro. Ma i deboli dovranno diventare solidali gli uni con gli altri quando su di essi comincerà ad influire la ferma volontà di chi si troverà in posizione preminente e che diverrà a poco a poco il loro centro d'unione. Una personalità talmente forte da trovare essa stessa, nonostante la sua posizione di preminenza, nella solidarietà con tutti gli altri un complemento essenziale alla propria natura.Ogni aggregazione tesa a completarsi e favorirsi reciprocamente richiede un centro intorno al quale raccogliersi. Essere questo centro di coesione è una cosa difficile e di grande responsabilità. Richiede forza, costanza e una grandezza non comune perchè figlia della rettitudine e della giustizia. Chi vuole essere questo centro dovrebbe esaminare profondamente sè stesso per capire se è all'altezza dell'impresa.Comprendere questo, e cioè che grandezza e giustizia devono essere indissolubilmente legate, significa comprendere il senso di tutto ciò che sta accadendo oggi.Gli uomini che si accingono a ricoprire questo ruolo senza possedere il sigillo di chi è chiamato a farlo provocheranno più sciagure di quante ve ne sarebbero se il raduno non avesse avuto mai luogo. Ma se si riuscirà a trovare un vero centro di coesione, esperienze comuni si consolideranno tra loro e chiunque abbia sentito dentro se stesso di non poter fungere da centro di aggregazione sentirà il bisogno di unirsi agli altri percependo di nuovo, dopo troppi anni, la sensazione di essere parte di un Tutto; trovando il suo interesse nella Solidarietà. Non più nella competitività.
Fonte I ChingBy Jitsu Mu L'articolo è liberamente riproducibile a condizione che venga citata la fonte attraverso un link all’articolo

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