La solidarietà della prugna secca

Creato il 23 febbraio 2011 da Luci

Non so se vi ricordate della prugna secca, la signora che prende l’autobus con me tutte le mattine (insieme a molti altri disperati),  che sfoggia un’abbronzatura a febbraio da fare invidia a calimero, ha i capelli come milva e porta la taglia 34.

in generale devo dire che non è così antipatica come l’avevo dipinta, a volte sorride pure e, come me, anche lei ha un cuscino che poi rinfila nella borsa quando scende, solo che il mio è più bellino perchè è a fiorellini.

stamattina la prugna secca mi ha guardato e mi deve aver visto più prugnorinseccolita di lei.

stamattina avevo mal di pancia, ché non si mangia la raclette a casa del mammuth di martedì sera, nononono, la raclette si mangia di venerdì, quando il sabato si può dormire fino a che la digestione non ha finito il suo corso.

la raclette si mangia quando il giorno dopo si resta a casa, si dorme, si tortura il gatto che ha osato farsi le unghie sulla nostra schiena alle tre di notte, quando si può bere una quantità di caffèllatte pari a una piscina olimpionica, con le ciabatte, i calzini grossi, il pigiama antistupro e gli occhi cispiosi.

che la raclette non è uno sport per signorine.

invece svegliarsi alle 05:30, trascinarsi in bagno, versare i croccantini e l’acqua alla wondermicia mentre gli occhi ancora non si degnano di aprirsi, vestirsi con la colla e trascinarsi fino all’autobus non è esattamente la cosa più fica da fare.

e così, sull’autobus (ma anche prima in effetti) mi sono ingrugnita. la faccia ha preso a convergermi verso il naso, gli occhi mi si sono fessurati e i capelli sporcati, che non so perchè ma quando mi ingrugnisco mi si sporcano i capelli.

mi sono rattrappita tutta e con scritto in faccia “io sono il martire del lavoro” mi sono appollaiata sul sedile.

sedile sul quale mi sono addormentata due secondi dopo.

per svegliarmi a peretola. lo stomaco in fiamme, la faccia ancora prugnosa e il cappuccio in testa come il peggiore dei teppisti.

piano piano mi sono svegliata.

alla stazione di santa maria novella io e la prugna secca originale ci alziamo per scendere.

lei mi guarda.

mi sorride.

e mi fa:

“il mercoledì è il giorno peggiore per tutti, coraggio!”

la volevo abbracciare.


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