QUOTE ROSA, LA SOLITA SOLFA
Se si mettono insieme tutte le leggi approvate da questo governo, che incidono negativamente, sulle donne e sulla condizione femminile, si scopre il modo in cui Berlusconi (e compagnia del vapore) ama le donne.
- E’ stata cancellata la legge approvata dal governo Prodi per impedire le dimissioni in bianco, ovvero la firma al momento dell’assunzione da far valere in caso di eventuale maternità.
- Sono stati smantellati i Comitati per le pari opportunità nei luoghi di lavoro.
- Non viene più finanziato il Fondo per la finanza d’impresa che prevedeva specifiche risorse alle iniziative di imprenditoria delle donne.
- E’ stato cancellato il Fondo per gli asili nido .
- E’ stata innalzata l’età pensionabile delle donne da 60 a 65 anni, dipendenti della Pubblica amministrazione.
- E’ stato tagliato il Fondo per le politiche sociali ( da 929 milioni previsti nel 2008 a 273 previsti per quest’anno).
- E’ stato tagliato il fondo le politiche della famiglia (da 346 a 52 milioni).
Ah! Si dimenticavo, giusto, in quindici anni hanno fatto la legge sullo stalking. Però stupri, violenze e purtoppo uccisioni delle donne non sono diminuiti affatto.
Si dirà, come al solito, che è colpa della sinistra e dei magistrati comunisti.
La verità è che le donne, in questi ultimi anni di governo Berlusconi, sono arretrate in modo micidiale, ed indebolite al punto da non contare più nulla o quasi.
Si sentono le solite vuote parole, le promesse, i faremo, le quote rosa, ma i fatti sono altri.
Sono i mancati sostegni alle famiglie, hanno tagliato dove, invece, occorreva investire come negli asili nido, hanno abolito le leggi a tutela delle donne che scelgono di diventare madri, non esiste un welfare per le donne.
Dopo decenni di governo, stanno ancora a parlare di progetti ad ampio respiro. A forza di ampi respiri, in realtà, si affondano le donne.