Il matrimonio è in chiesa, in campagna, di venerdì pomeriggio, a fine luglio.
Il mio ruolo esatto nello spettacolo sarà: sorella maggiore, che lavora a Milano (al Paesello questo vale come due punti fesciòn), nella muoda (dieci punti) e dotata di gusto (anche se non si direbbe sempre). Visto che non sarò la testimone, sono autorizzata a essere splendida splendente senza impegno.
Capirete ora che l'occupazione principale delle mie giornate, dall'uscita della SS15 in poi nei negozi (Gennaio? Febbraio?) sia procurarmi uno straccetto per l'occasione.
Da mesi sto valutando diverse opzioni, al momento la tendenza nella mia mente è "va bene tutto", cioé non ho un'idea.
Ho ben chiaro però quello che non voglio.
No agli abiti da "negozio per gli invitati", in cui metri di chiffon e seta vengono brutalmente maltrattati per produrre tubi di tessuto venduti a cinquecento euro al metro quadro;
No al bustier. Non mi sta bene, punto. Sono anni che ne compro e puntualmente quando mi riguardo sulle foto mi sembra di avere le tette appoggiate all'ombelico, anche se ho una seconda. Non voglio passare la giornata a tirarmi su il vestito, come ho visto fare perfino alle spose.
No al pizzo classico. Non apriamo nemmeno la discussione, è una cosa tutta mia.
No al tubino. Il tubino in genere è un sì, una scelta facile che di solito paga, ma può andare bene per un matrimonio poco impegnativo; in questo caso vorrei sbragare*.
No ai colori sgargianti. Questa regola viene da una mia collega: sono la sorella della sposa, se devo comparire su molte foto, potrei spiccare rispetto al bianco della sposa. In realtà io e mia sorella non siamo poi così unite, non credo che sarò su un numero esagerato di foto... e il rosso mi sta benissimo... porca putt...ok sono solo scuse.
Insomma, scandagliando la rete e Pinterest (è un tunnel senza uscita, ve ne siete accorte?) con frequenza -ehm- giornaliera, ho trovato queste proposte che mi solleticano.
Al posto numero 6: finto disimpegno.
Sobrietà davanti e schiena che soprende. Poco impegno, anche economico, e tanta resa, ammesso che mi stia bene. Come dice la mia amica: "Potrebbe starti benissimo come farti sembrare una che indossa una tovaglia". Buono a sapersi. Se ve lo state chiedendo, non è troppo corto per me, potrebbe starmi a longuette.
Al posto numero 5: ci vuole coraggio.
Starlet su Asos.com
Focalizzatevi solo sulla gonna. Con una camicia/blusa bianca. Acquista un senso?
Ve lo avevo detto che non sempre dimostro buon gusto.
In compenso, se dovessi perdermi nel parco della villa che ospita il ricevimento, mi ritroverebbero in due secondi. Una mia amica, per scoraggiarmi, mi ha detto: "Rivediti tra vent'anni, quando tua sorella mostrerà le foto ai tuoi figli, cosa dirai per giustificarti?"
Le ho risposto: "Allora mi metto questa:"
MSGM su BrownsFashion
Al posto numero 4: bon bon al retrogusto di Dolce e Gabbana.
Self Portrait su Asos.com
Perché sì? Mi piace.Perché no? Contravviene almeno tre dei miei NO, e anche se non l'ho mai provato so già che ci sono almeno 10 cm di stoffa in più per essere di una lungezza adatta alla miaAl posto numero 3: la sorella canarino.
Elise Ryan - Asos.com
Simpatico, leggero, totalmente sintetico. Per farvi capire quanto mi piace, vi dico per per questo abito sarei disposta ad abbronzarmi leggermente.
In pole position: la confettina fesciòn.
Trovato su Pinterest, pinnato da qualcuno che ha pinnato qualcun altro. Si trova su questo sito.
La mia preferita è la ragazza sulla sinistra. Ho il sandalo, forse ho trovato la gonna, mancherebbe solo il top, ma tra Yoox, Asos, Zalando e negozi fisici, credo che non avrò difficoltà a trovare un top adeguato. Magari senza paillettes, in modo da poterlo usare in altre occasioni della vita.Si accettano suggerimenti e commenti.
* allargarmi.