Francesca è appassionata anche di danza del ventre
AUTORE: Francesca Rossi
BIOGRAFIA: Francesca Rossi è nata a Roma nel 1984 e vive a Latina.
Dopo la laurea in "Lingue e Civiltà Orientali" presso l'Università "La Sapienza" di Roma, si trasferisce ad Alessandria d'Egitto per approfondire lo studio della lingua araba e della cultura arabo-islamica. Attualmente è specializzanda nel corso di Laurea Magistrale in "Lingue e Civiltà Orientali" presso "La Sapienza".Collabora con diversi magazine online ed è membro della "Società delle Letterate".Gestisce tre siti culturali: "La Mano di Fatima", dedicato al mondo arabo-islamico, "Divine Ribelli", dedicato alle grandi donne della Storia ed il sito ufficiale interamente incentrato sulla figura dell'eroina francese "Angelica la Marchesa degli Angeli". Tra le sue passioni ci sono la lettura, la scrittura, la musica e la danza del ventre.
SITO: http://elioreds.wix.com/francescarossi
CONTATTI: [email protected]
TITOLO DELL’OPERA: “La Spada di Allah” TITOLO DELL’OPERA: “La Spada di Allah”
TRAMA: Cosa sarebbe accaduto se l’Impero Ottomano avesse conquistato Vienna, in quel fatidico 11 settembre 1683, quale sarebbe stato il destino del mondo? 9 settembre 1683. L'esercito ottomano tiene sotto assedio Vienna, la "Mela d'Oro", deciso a conquistarla e a penetrare, attraverso essa, nel cuore dell'Europa. Alla battaglia decisiva, da cui dipenderà il corso della Storia, mancano ormai poche ore. Il sultano, però, non è ancora sicuro di voler scatenare una guerra. Il suo prudente piano politico è in aperto contrasto con quello del suo consigliere Ibrahim, in realtà un jinn mosso dalla sfrenata ambizione e dalla sete di potere. Quest'ultimo riesce, grazie ai suoi poteri e all'alleanza con Sharif, il crudele figlio del sultano, a prendere in mano le sorti della Sublime Porta e della battaglia di Vienna, portando l'Islam a dominare il mondo.Si apre un'epoca di crudeltà ed incertezza, poiché il messaggio della religione musulmana viene traviato e modellato sulla ferocia dei nuovi padroni.Solo un'arma può uccidere il potente jinn Ibrahim: la spada di Allah.Impossessarsene, però, è un'impresa impossibile. Sarà il coraggioso Abdallah a rischiare la vita per salvare la sua amata Noor, vittima degli incantesimi di Ibrahim e liberare il mondo dall'oppressione, ristabilendo la pace ed il vero messaggio dell'Islam.Per riuscirci, però, dovrà fare i conti con la sua coscienza...
CASA EDITRICE: La Mela AvvelenataANNO DI PUBBLICAZIONE: (della 1’ edizione) 5 luglio 2013
GENERE: ucronia fantasy, storico
PUBBLICO: adulti e ragazzi
PAGINE: 38
PREZZO: €0.99
REPERIBILE PRESSO: La Mela Avvelenata
E tutti i negozi online.
RECENSIONE:Cosa sarebbe accaduto se l'Impero Ottomano avesse conquistato Vienna, in quel fatidico 11 settembre 1683, quale sarebbe stato il destino del mondo?
Questo l’incipit del romanzo di Francesca. La cultura islamica dell’autrice emerge nelle delucidazioni chiare, al punto giusto e mai pesanti. La punteggiatura l’ho trovata perfetta, con pause ad effetto che rendono la narrazione simile a un racconto delle Mille e una notte: un tocco di realismo e un tocco di magia.
I termini arabi sono azzeccati e usati con maestria, i dialoghi adeguati ai personaggi. Il mio personaggio preferito è Abdallah, senza alcun dubbio. In alcuni tratti del romanzo mi è sembrato di ritornare a “La Rosa di Bagdad” splendido lungometraggio animato: stesse atmosfere esotiche, una storia d’amore sofferta e che lotta fino alla fine quella tra Abdallah e Noor, la principessa… E un tantino di Excalibur, la spada di Re Artù! Francesca illustra il mondo musulmano con intelligenza, ritraendo non solo i pregi ma anche le pecche, con parsimonia particolare. Un racconto che fa anche riflettere, con levità e scorrevolezza.Auguro un futuro di successi a Francesca, sperando che continui a regalarci racconti così coinvolgenti.
Come Amin e Zeila ne "La Rosa di Bagdad", Abdallah e Noor lotteranno contro la magia per coronare la loro storia d'amore
INTERVISTA STANDARD A FRANCESCA ROSSI
1. Ciao e benvenuto sul mio blog; ci parli un po’ di te, non come autore ma come persona?Grazie a te J . Sono una persona abbastanza testarda, meticolosa e allegra, almeno stando a quel che sostengono amici e parenti. La curiosità mi spinge a cercare sempre nuovi stimoli, a buttarmi nelle cose con entusiasmo. Poi può andare bene o male, ma almeno posso dire di averci provato e, parafrasando Neruda, di aver vissuto. Posso dire che non amo “stare ferma”, mi piace imparare e credo che nella vita non si dovrebbe mai smettere di farlo. E’ continua esperienza.