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La Spagna leader mondiale della viticultura verde

Da Vini&terroir

Lo sapete quale è la nazione con più vigneti ad agricoltura biologica al mondo? Grazie ad un articolo della Revue du Vin de France ( n 559 del mese di Marzo 2012) posso rispondere: è la Spagna. La Spagna con più di 57000 ha in ” viticultura ecologica” è il leader mondiale davanti all’Italia ( 52273 ha) ed alla Francia ( 50208ha). In Spagna, come in Francia, la superficie dei vigneti è in riduzione mentre è in crescita quella in agricoltura biologica: una vera e propria esplosione , infatti dal 2007 la Spagna ha avuto un incremento del 230%!!!! La regione più impegnata in questa rivoluzione è la Castilla La Mancha, regione al centro della Spagna un tempo famosa per la produzione di vini da tavola, che domina la produzione nazionale con più della metà della superficie coltivata con agricoltura biologica. Numeri impressionanti se si pensa che una delle regioni come la Rioja, mondialmente riconosciuta come una delle aree di qualità spagnole, rivendica solamente 400 ha …… Tutto iniziò all’alba degli anni 70′, quando un certo Josep Maria Albet y Noya , dopo la morte del padre, rileva l’azienda familiare nel Penedes, alle spalle di Barcellona,  ed inizia la rivoluzione verde nel vigneto.

All’inizio produceva solamente un vino destinato al mercato danese ma già alla fine degli anni 70′, tutta l’azienda abbracciava la filosofia “green”.

La Spagna leader mondiale della viticultura verde

La strada era tracciata, e su questa onda hanno iniziato a surfare illustri vignaioli come Alvaro Palacios, Telmo Rodriguez o Peter Sisseck con la loro evoluzione in biodinamica.

Sembre che questa via biologica sia fortemente voluta dal governo per liberarsi dalla scomoda etichetta dell’agricoltura spagnola legata all’utilizzo di prodotti inquinanti; ricordiamo anche l’olivicultura spagnola che non gode di una vera immagine verde del prodotto oppure le famose fragole giganti dal gusto innaturale che troviamo nei banchi dei supermercati italiani. Hanno individuato la via d’uscita da un’etichetta ormai inflazionata per cavalcare l’onda verde che permette di aprire moltissimi mercati internazionali, sempre più attenti a questa filosofia. Da non dimenticare le persone che finalmente possono respirare e bere un ottimo bicchiere di vino senza avvelenarsi.

 


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