Joseph McMoneagle ha sessantasei anni e vive in Florida, dove gestisce gli affari della sua piccola, particolarissima azienda, la Intelligence Applications Inc. Di cosa si occupa? Semplice: di visione a distanza. Ossia di spiare ciò che accade in punti remoti del mondo utilizzando i poteri della mente.
McMoneagle non è però un folle o un cialtrone. Lo dimostra il fatto di aver lavorato per l’Unità di Spionaggio Psichico dell’intelligence militare americana, dal 1972 al 1995. Il grosso del suo lavoro di ESPer si è svolto però negli anni ’80, in piena Guerra Fredda, quando entrambe le superpotenze, USA e URSS, spendevano fondi ed energie per sviluppare le ricerche riguardanti telepatia, chiaroveggenza (etc etc), con lo scopo di applicarle militarmente.
Progetti come lo StarGate sono oramai di dominio pubblico, anche se le informazioni su di essi sono ancora criptate al 90%. Tuttavia qualcosa è filtrato, per volontà medesima di alcuni ricercatori impiegati nel settore. Joseph McMoneagle è senz’altro uno dei più importanti tra di essi.
Abbiamo sviluppato il programma in due diverse direzioni, una l’abbiamo utilizzato per la CIA e molte altre agenzie governative. Era il periodo della guerra fredda, abbiamo seguito i test atomici in Cina, abbiamo partecipato alle operazioni legate alle prese di ostaggi americani in Iran, abbiamo indagato su aerei russi precipitati, dunque ci sono stati tanti e diversi utilizzi di queste tecniche per le agenzie americane. Abbiamo però anche approfondito le potenzialità psichiche andando sempre più lontano nello spazio e nel tempo, in particolare nel futuro. Abbiamo pubblicato questi risultati in riviste di scienze naturali, di conti dell’Istituto di ingegneria elettronica e dell’Associazione di scienze d’avanguardia negli Stati Uniti.
Dati ed eventi molto precisi, non semplice dicerie.
Tra l’altro le affermazioni di McMoneagle sono state confermate da altri ex addetti al progetto di psionaggio psichico, tra cui Skip Water, che era il responsabile militare del dipartimento. Water, che tuttora collabora con McMoneagle, ma nel settore privato, era incaricato di reperire il materiale per permettere ai sensitivi di utilizzare al meglio le loro capacità mentali. In particolare si occupava di assemblare particolare stanze di isolamento sensoriale (qui trovate un interessante articolo che le riguarda), che aiutavano gli ESPer nel loro lavoro di spionaggio psichico.
Di certo McMoneagle era uno tra i sensitivi più dotati del progetto. Le sue dati erano emerse già in Vietnam. Grazie alla “visione remota” riuscì a evitare agguati, bombardamenti, mine, salvando la vita a molti commilitoni. Furono queste voci ad attirare su di lui le attenzioni dei servizi segreti.
Joseph subì anche un’esperienza pre-morte, che potenziò le sue già notevoli capacità. Ancora oggi viene considerato il più abile ESPer per quel che concerne la visione a distanza, con una percentuale di successi pari al 75%.
Dopo le sue esperienze nell’esercito, McMoneagle si è messo in proprio, senza però smettere di collaborare con le autorità. Ha aiutato i dipartimenti di polizia di Chicago, New York, Washington e San Francisco per ritrovare persone scomparse.
Come sempre accade in questi casi, anche Joseph McMoneagle viene accusato di essere un imbroglione da alcuni razionalisti assoluti. Essi puntano il dito soprattutto sulla presunta capacità del sensitivo di estendere la sua visione remota anche nel tempo, e non solo nello spazio. McMoneagle è infatti certo di poter vedere eventi passati e futuri, tanto da aver scritto un libro di previsioni per i primi due decenni del 2000 (alcune delle quali sono già andate tradite dai fatti).
Nonostante tutto c’è una Legione al Merito a testimoniare il suo importante lavoro per la patria e per il Governo. Non esattamente un riconoscimento che si regala al primo che passa per strada.
Qual è dunque la verità su di lui?
Probabilmente andrebbe cercata nel mezzo.
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