Vi capita mai, durante un qualsiasi viaggio, in un qualsiasi dove, di sentirvi disorientati
di fronte alla bellezza? Di sentirvi quasi persi di fronte ad un qualcosa che si presenta troppo raro ed imponente per poter essere “catturato” con due soli occhi?A me è capitato già alcune volte.
L’ultima proprio nella Spianata delle Moschee, a Gerusalemme. Uno dei luoghi più venerati e forse contesi al mondo.
Dopo aver girato la città, in tutti i suoi differenti angoli, arrivi al Muro del Pianto. Lo osservi attentamente, lo “respiri” per la sua unicità.
Alla sua base, lungo tutto il Muro Occidentale, gli ebrei sono impegnati nella preghiera. Uno spazio riservato agli uomini ed uno spazio riservato alle donne. Alzando lo sguardo, oltre il Muro, intravedi invece una cupola dorata. E’ la Cupola della Roccia che si erge maestosa all’interno del Monte del Tempio, la cosiddetta Spianata delle Moschee, non più casa degli ebrei ma casa dei musulmani.
Qui, tra gli spazi della moschea Al-Aqsa e quelli della Cupola della Roccia, è rimasta una parte di me.
Consiglio. Il venerdì e il sabato la Spianata è chiusa ai non musulmani. Per poterla visitare basta recarsi fino al Muro del Pianto. Al centro, un pontile di legno sale fino a farsi quasi strada nel Muro. E’ l’ingresso per i non musulmani. La fila è sempre interminabile. A tutte le ore. Io però ero lì alle 7.30 (orario di apertura) e sono entrata dopo soli 15 minuti. A quell’ora la luce è indimenticabile.
Muro Occidentale dal pontile di ingresso alla Spianata
La Cupola della Roccia nel Monte del Tempio