La spilla celtica ritrovata nei magazzini del British Museum
(Foto: Andy Hall per l'Observer)
Il tesoretto era stato nascosto tra la terra e il materiale organico scavato in una necropoli vichinga di Lilleberge, in Norvegia, da un archeologo britannico nel 1880. Il British Museum lo aveva acquistato nel 1891. Il curatore del British Museum, esperto nella storia e nella cultura vichinga, ha individuato, nel composto terroso, un bagliore metallico ed ha chiesto l'esame ai raggi X del reperto.
La spilla a forma di disco celtico è un raro esempio che mostra i contatti tra le isole britanniche e la Norvegia all'epoca dei vichinghi. Oggetti del genere erano spesso saccheggiati dai vichinghi come bottino di guerra. Il curatore del British Museum è convinto che l'oggetto sia stato realizzato in Irlanda e che fosse custodito in un santuario o in un reliquiario. Egli è convinto che l'oggetto venne trasformato in spilla proprio dai saccheggiatori vichinghi.
La spilla, che ha quasi sei centimetri di diametro, era seppellita nella tomba di una donna vichinga di alto rango. Sono ancora visibili i resti di una notevole duratura sulla sua superficie superiore e i disegni elaborati comprendono tre creature simili a delfini ed un quadrifoglio. Altri reperti sono emersi dal medesimo luogo di sepoltura, quali due spille ovali e fili di perle. Era usanza, tra i vichinghi, seppellire le persone con i loro beni personali. Era un rito di sepoltura vichingo.
Il campo dove giacevano i resti della donna vichinga era segnato da grandi tumuli. Gli archeologi sperano, ora, di riprendere gli scavi interrotti nel XIX secolo e di trarre altre informazioni dal prezioso reperto ritrovato. Attaccato alla spilla, infatti, sono stati individuati resti di tessuto forse a spina di pesce.