Come ogni poeta: senso vivo del presente e monachesimo notturno, agonismo e ascesi, luogo della cronaca e luogo del fiore senza età. m.d.a
C’è un guizzo di luce sulla lamiera, proprio in mezzo alla strada, nel cuore dell’incidente … è in questa pressione in questo premere forte di due opposte esigenze che si esprime la direzione della vita! Una direzione che comunque non è mai quella che noi crediamo, che pensiamo che sia, che vorremmo che fosse! C’è un richiamo dell’amore presso di sé, incomprensibile e imprevisto. Dice bene Majorino “non veniamo mai amati per la ragione che crediamo” . Si deve sempre credere comunque alla sproporzione! Ecco, è questo: la sproporzione …
Colloqui sulla poesia. Milo De Angelis, a cura di Isabella Vicentini, La vita felice, Milano 2008 p. 39-40
Il rossore di una vergogna
difesa, rilanciata nel libro
della critica facile, che si dà torto,
è vero,
ma solo per chiedere ragione, dove l’intimità
è ancora un’ansia di pensiero, che la rende
infinita: non guarisce
ha scelto un sesso per espiare
e non incontrerà mai
la sua invocazione, l’imperativo
a cominciare, il bacio semplice
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………..si fallisce sempre
a un soffio dalla sintesi, perché
conta solo chi è vivo ma non lo dice
chi comincia, incoerente, un miracolo
e poi lo offre, senza nome, svestito, penetrato






