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La squadra dei bambini che sogna un gol

Creato il 18 luglio 2011 da Educalcio
La squadra dei bambini che sogna un gol "un giocatore si vede dal coraggio, dall'altruismo e dalla fantasia" Il video è in lingua originale con sottotitolo in inglese. Duecentosettantuno gol incassati e una sola palla mandata in rete: "l'equip petit" è una squadra che sogna di vincere. Un obiettivo ambizioso, perché finora i piccoli calciatori del Margatania FC non hanno chiuso una partita in attivo. "Il migliore risultato raggiunto è stato quando abbiamo preso solo 11 gol, il peggiore quando abbiamo perso 0 a 27"- racconta l'allenatore - "però loro continuano a giocare, si divertono e imparano a rispettare l'avversario e i compagni di squadra". Come Charlie Brown sul campo di baseball, Haritz il portiere non molla: "Non ho paura della palla". Anche i suoi compagni sanno che, prima o poi, segneranno in porta. "Quando accadrà sarò così felice che prenderò il volo", dice sorridendo uno di loro. E il Margatania ha tutti i numeri per farlo perché - come canta De Gregori - "un giocatore si vede dal coraggio, dall'altruismo e dalla fantasia" (di Roger Gomez e Dani Resines - Elcangrejo.tv)     ASSEGNAMO IL PALLONE D’ORO AGLI SPAGNOLI   Non ad Iniesta, Xavi, Villa o Messi ma ai piccoli campioni della “Equip Petit” che affermano sorridenti e felici: “Faremo gol quando saremo grandi”    Spopola sul web negli ultimi giorni il cortometraggio del regista spagnolo El Cangrejo che intervista l’”Equip Petit”, una squadra di calcio catalana composta da bambini e bambine che ha concluso il campionato subendo ben 271 gol e realizzando un solo gol per altro, annullato perché in fuori gioco!   Roba da suicidio? Nemmeno per idea. Pol, Eduard, Adrià, Mortì, Emma, Nil, Gerard, Dìdac, Cristian, Ivan, Xavier e Ruth, questi i nomi dei piccoli campioni, sono stati sempre presenti in campo felici e sorridenti al termine di ogni partita. Le idee talmente chiare da lasciare a bocca aperta: “Non ci importa di non segnare, ci divertiamo lo stesso! Impareremo a fare gol quando diventeremo più grandi”.   Guardando il cortometraggio la proposta del CSI, per bocca del suo Presidente Massimo Achini, viene spontanea: “Diamo a loro il Pallone d’oro. E diamoglielo sul serio e non per scherzo o per provocazione. Diamoglielo pure ex equo, senza così toglierlo al grande campione che sarà votato – come sempre- dalla giuria dei giornalisti. Ma dimostriamo a tutto il mondo dello sport che c’è lo SPORT anzi gli SPORTIVI che fanno la differenza”.   E da li cosa accadrebbe? Questi “ragazzi“ diventerebbero famosi in tutta Europa. Si parlerebbe di loro ma soprattutto del fatto che esiste lo sport con la S maiuscola dove non è importante vincere o perdere ma divertirsi, crescere, confrontarsi per diventare UOMINI e DONNE di domani.   La motivazione ufficiale per l’assegnazione del pallone d’oro potrebbe essere la seguente: Nemmeno 271 gol incassati riescono a battere il divertimento e la voglia di giocare“.   Sarebbe una lezione di vita per tutti, per i genitori che vorrebbero tutti figli campioni, per gli allenatori che spesso inveiscono a bordo campo, per i “veri” campioni che spesso, sporcano con vari escamotage, la loro maglia.   Ieri abbiamo preso carta e penna ed abbiamo scritto alla FIFA per ufficializzare la nostra proposta di assegnazione del pallone d’oro. Ci diranno che non è possibile. Ma noi sappiamo che tutto è possibile…ci vuole solo un pizzico di coraggio in più… quel pizzico di coraggio che con il sorriso innocente dei piccoli dell’ “Equip Petit” li porta a dire: “Non ci importa…faremo gol quando saremo grandi!”.

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