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La staffetta delle valli

Creato il 04 marzo 2016 da Paperottolo37 @RecensioniLibra

Presentazione del nuovo romanzo di Patrizia Marzocchi

Salve a tutti di nuovo!

La staffetta delle valli di Patrizia Marzocchi

In questo nostro secondo incontro di venerdì voglio presentarvi un libro che mi è stato segnalato direttamente dall’autrice. Si tratta del romanzo “La staffetta delle valli” di Patrizia Marzocchi, insegnante e scrittrice di libri per ragazzi di Bologna edito da Il Mulino a vento, casa editrice che fa parte del Gruppo Editoriale Raffaello.

Come sempre faccio, per rendere più completa ed esaustiva questa presentazione pescherò sia dalla scheda del romanzo inviatami dall’autrice, che dalla pagina che al libro è dedicata dal sito personale dell’autrice. Da qui vi proporrò, in particolare, la trama del romanzo e alcuni spezzoni che dal romanzo sono tratti.

Ma procediamo con ordine e iniziamo questo nostro viaggio all’interno del romanzo “La staffetta delle valli” di Patrizia Marzocchi, edito da Il Mulino a vento, casa editrice che fa parte del Gruppo Editoriale Raffaello iniziando dalla trama del romanzo:

La staffetta delle valli di Patrizia Marzocchi

La narrazione inizia il 2 giugno 1946, il giorno del referendum monarchia- repubblica, la prima occasione in cui le donne possono votare.
Rosa racconta la sua storia.
E’’ una ragazzina durante la seconda guerra mondiale e vive in una casa contadina nelle valli di Ravenna. Fin da piccola ha avuto un rapporto molto forte con il padre pescatore, ha imparato a muoversi nei canali come una vera esperta e questo le sarà estremamente utile durante la lotta partigiana.
La sua infanzia è stata caratterizzata anche da una intensa amicizia con altri ragazzi che vivono nelle vicinanze con i quali ha condiviso una vera e propria lotta tra bande. Il loro gruppo è noto come “I sei delle trecase”. Sono molto uniti nonostante le differenze sociali. Due di loro, infatti, sono nipoti del conte, e la loro condizione sociale è molto diversa rispetto alla sua. Rosa ha un legame particolare con Ernesto, che è riuscito a inserirsi nelle uscite in barca con lei e il padre.
La barca continuerà per loro a essere un luogo di incontro anche quando la vita li dividerà.
La madre di Rosa è una donna combattiva che ha pagato di persona la sua avversione al fascismo e che influenza con le sue idee di libertà il figlio Giacomo. Rosa invece inizialmente ha lo stesso atteggiamento del padre nei confronti delle vicende politiche: assoluta indifferenza.
Gli eventi però travolgono la sua vita e la sua coscienza. Arrivano i tedeschi nella sua terra e il gruppo di amici si ritrova diviso. La famiglia del conte ospita nella villa gli invasori, mentre nella casa di Rosa comincia ad avere luogo una attività clandestina che lei non comprende ma rispetta e protegge. Le vecchie amicizie si rompono, Ernesto oramai frequenta i nemici.
Eventi drammatici mettono in comunicazione Rosa con i partigiani e lei scopre un modo per rendersi utile (contro il parere della madre): sarà la staffetta delle valli. La sua esperienza di pesca l’ha resa esperta conoscitrice di ogni angolo dei canali e le permette di fare la spola tra la terraferma e l’’Isola degli Spinaroni, dove ha sede il comando dei partigiani di Bulow, portando persone, messaggi, viveri.
Diventa la partigiana Giò. Lei ha scelto come nome di battaglia quello della sua eroina del romanzo “Piccole donne”, Jo, che però viene modificato dalla pronuncia locale.
Prima che gli eventi arrivino a una conclusione, Rosa dovrà ancora fare i conti con lutti, tradimenti e un colpo di scena inaspettato.

Nel frattempo, a Napoli nasce un cane, un labrador nero. La sua vita si prospetta molto confortevole e fortunata, perché inizia nella bella villa di una ricca famiglia, assieme alla mamma e ai fratellini.
Le cose però cambiano drammaticamente quando una bomba distrugge la sua casa e il cane, che non ha avuto il tempo di ricevere un nome, si ritrova a vagare da solo, ancora cucciolo, nel corso della battaglia tra gli abitanti di Napoli e i tedeschi.
Nessuno ha tempo, né energie, né risorse per dedicarsi a lui, però qualche anima buona gli dedica una carezza distratta e gli allunga un po’’ di cibo.
La svolta avviene quando incontra un soldato inglese, chiamato Lord dal suo amico scozzese, che si affeziona al cucciolo perché assomiglia a quello di sua moglie.
Il cane vive alcuni mesi felici al comando alleato di stanza a Napoli. Non ha ancora un nome, ma ha un padrone, il cui odore riconosce tra tutti.
Lord però deve lasciare Napoli per raggiungere il fronte a Cassino. Si preoccupa del futuro del cane, mettendolo in buone mani, ma lui ha un solo obiettivo: il suo padrone.
Lo segue, nonostante il terrore per le bombe, lungo tutta la penisola, perdendo a volte la strada e poi ritrovandola.
Il suo viaggio si concluderà nelle Valli, la terra di Rosa.

Proseguiamo quindi ora con la scheda del romanzo:

La staffetta delle valli di Patrizia Marzocchi

1943: Rosa vive nelle Valli di Ravenna, adora il padre pescatore e ha amici molto cari con i quali forma una vera e propria banda. La guerra però travolge la sua vita portando con sé il dolore; i tedeschi invadono la sua terra, nessuno è più al sicuro, anche piccoli gesti possono avere conseguenze drammatiche.

I rapporti tra le persone cambiano in modo imprevedibile: coloro che un tempo erano amici fraterni ora sono nemici pericolosi.

Rosa diventa una staffetta dei partigiani, tiene i collegamenti con la sua piccola barca.

La brutalità della guerra entra nel mondo dei protagonisti, sconvolge i loro sentimenti e i loro rapporti, mette a nudo i lati peggiori dell’animo umano. Talvolta però esalta qualità imprevedibili, trasformando persone comuni in eroi disposti a sacrificarsi nel nome di un bene superiore.

Ed ora, per concludere in maniera pienamente invogliante, ecco a voi alcuni assaggi tratti dal romanzo:

La staffetta delle valli di Patrizia Marzocchi

La cosa più bella della mia infanzia sono stati gli amici.

La cosa più terrificante della mia infanzia è stato avere mia madre come maestra.

(tratto da pag. 15)

*********

Tutto cambiò dentro di me una notte d’inverno in cui la neve aveva coperto ogni cosa, regalando un’effimera illusione di pace.

(tratto da pag. 43)

*********

Le lacrime mi scesero e si confusero con la pioggia.

E così dissi le parole che credo mi bruceranno per sempre nella memoria.

– Lui è una spia! -, urlai nella notte.

(tratto da pag. 104)

Dite la verità! Vi ho ingolositi e invogliati, vero?

E allora cosa state aspettando! Correte subito ad acquistare la vostra copia de “La staffetta delle valli” di Patrizia Marzocchi edito da Il Mulino a vento!

Grazie infinite per l’attenzione e la pazienza che, una volta ancora, mi avete dedicato e arrivederci alla prossima occasione!

Buona serata e, come sempre, Buona lettura, magari proprio con “La staffetta delle valli” di Patrizia Marzocchi edito da Il Mulino a vento!

Con simpatia! :)

La staffetta delle valli di Patrizia Marzocchi



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