di un gufo ultracinquantenne. Il “premier senza voto” diffonde ottimismo a '270 gradi', sembra Silvio da piccolo: meno tasse per tutti, più occupazione, più salario e pensione, riforme portentose che hanno cambiato verso al Paese e poi dal 2016 debito pubblico in discesa e un futuro straordinario per l'Italia che tra 20 o 30 anni sarà leader in Europa e nel mondo. Ora a parte quei '90 gradi' di ottimismo ai quali il “premier senza voto” si prona in fatto di emergenza immigrazione, ma 20, 30 anni sembrano per davvero un tempo interminabile e forse un traguardo troppo ambizioso per chi ha superato gli 'anta',
un'attesa troppo lunga per chi continua a tirare avanti la carretta con stipendi e pensioni da fame, con i figli quarantenni ancora sul groppone ed un carico fiscale che le chiacchiere del “premier senza voto” non ce la fanno proprio a rendere più leggero! E' vero che la speranza è l'ultima a morire, ma tra venti, trent'anni il rischio è quello che chi di speranza è vissuto bevendosi le chiacchiere del "premier senza voto", disperato muoia!!!