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La stagione della dieta

Creato il 15 aprile 2010 da Maurizio Lorenzi

Nei prossimi mesi tornerà il desiderio di dimagrire. Ma spesso si parte col piede sbagliato. Abbiamo chiesto a cinque esperti di darci una «dritta». Per non rimanere delusi

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MILANO – Che i chili da perdere siano pochi o tanti, bisogna fare molta attenzione a come si affronta il problema. Esaminando le tante proposte per perdere peso, si ha la netta sensazione che per molte di esse i rischi siano assai più numerosi dei possibili benefici. Ci sono però tre criteri che, forse più degli altri, possono aiutare a valutare. Il primo: il tipo di soluzione consigliata. Il nostro peso è determinato da una serie di fattori: genetici, ambientali, metabolici, comportamentali, culturali, economici. Di fronte a tanta complessità è improbabile che una soluzione tanto semplice come una dieta prestampata, che non considera abitudini, preferenze, necessità del singolo, i suoi stati d’animo e le sue emozioni, possa rivelarsi efficace.

Il secondo criterio: la «normalità» o la «stranezza». Un programma strampalato, che escluda interi gruppi di alimenti, che non incoraggi uno stile di vita salutare, deve lasciare quantomeno perplessi. Il terzo: da chi viene la proposta e qual è il tono usato. Quando si parla di obesità, i maggiori esperti riconoscono che è una malattia cui prestare attenzione per tutta la vita. Un atteggiamento completamente diverso da quello di chi usa toni trionfalistici e promette soluzioni «lampo» e durature. E anche se i chili da perdere sono pochi, i rischi possono essere tanti, soprattutto se quella di mettersi a dieta è diventata una abitudine. Ricorrere in modo protratto e ripetuto alla restrizione calorica può portare, oltre che a carenze nutrizionali, ad una destabilizzazione del comportamento alimentare. E allora? Il problema va affrontato correttamente. I consigli dei cinque esperti che abbiamo interpellato possono aiutare a partire con il piede giusto.

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1) SIATE REALISTICI: DATEVI UN OBIETTIVO RAGIONEVOLE- «Di fronte ad un problema di sovrappeso o di vera e propria obesità — dice Lorenza Caregaro Negrin, direttore del Servizio di nutrizione clinica dell’Università di Padova — è prima di tutto importante definire con il dietologo l’obiettivo. Solitamente questo è molto più ragionevole di quanto si pensi. Anche una modesta perdita di peso, se mantenuta nel tempo, può già portare a significativi benefici. Quindi è meglio puntare su questa, piuttosto che su cali ponderali maggiori, ma più difficili da mantenere. Anche per chi ha solo qualche chilo da perdere prima della “prova costume” è importante ricordare che l’obiettivo è migliorare la forma fisica e per raggiungerlo vanno evitate le diete drastiche che fanno perdere, oltre al grasso, anche la massa magra, mentre conviene puntare su una maggiore attività fisica e sulla correzione di eventuali errori alimentari, come un eccessivo consumo di succhi di frutta e altre bibite zuccherate, aperitivi, crackers, grissini di cui spesso si sottovalutano le calorie». E qual è il segreto dell’esperta per mantenersi in forma? «Porto fuori il cane due volte al giorno, vado al lavoro in bicicletta e poi, negli spostamenti in ospedale, faccio qualche piano di scale a piedi».

2) TENETE UN DIARIO, VI IMPEDIRÀ DI IMBROGLIARE – «Se aumentate di peso o avete difficoltà a dimagrire, — suggerisce Emanuela Orsi, responsabile del Servizio di diabetologia e obesità presso la Fondazione Policlinico IRCCS di Milano — prima di colpevolizzare la tiroide, che raramente è la responsabile, esaminate con sincerità il vostro stile di vita. Vi muovete poco, se date spazio agli “extra”, come dolci, snack salati, bibite zuccherate, o ai piatti pronti, a scapito della frutta e alla verdura, delle carni magre, del latte scremato, dei cereali integrali? Allora, è necessario invertire la rotta. Per rendervi conto di quali sono i veri punti deboli, può essere utile tenere per qualche tempo un diario nel quale annotare le attività svolte e gli alimenti assunti. Prestate particolarmente attenzione ai grassi, che sono le sostanze più caloriche, e agli zuccheri semplici, che se non vengono utilizzati rapidamente si trasformano in grassi di deposito. Ma ricordate di segnare anche quali sono i momenti della giornata nei quali più facilmente cedete alle tentazioni. Evitare di stare a digiuno troppo a lungo, prevedendo oltre ai pasti uno o due spuntini, e tenere a portata di mano snack come la frutta e lo yogurt, sono piccole strategie che possono aiutare». E l’esperta che cosa fa per tenersi in forma? «Uso la bicicletta tutte le volte che posso e, dovendo spesso mangiare panini, li scelgo con salumi magri e verdure, evitando salse, condimenti e formaggi grassi».

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3) NON IMPRIGIONATEVI IN REGOLE FERREE: SCAPPERESTE -«Per un approccio più corretto nei confronti della “dieta” — dice Giuseppe Fatati presidente Associazione italiana dietetica e nutrizione clinica — è consigliabile non dividere gli alimenti in “buoni” e “cattivi”. Anche il cibo più salutare può fare ingrassare se ne mangiamo troppo, mentre non esiste nessun alimento che non possa, almeno di tanto in tanto, essere incluso nella “dieta”. In sintesi, anche se le strategie possono essere diverse e ciò che va bene per uno può non andar bene per l’altro, le diete troppo rigide portano più facilmente ad avere un rapporto conflittuale con il cibo, anche perché se si continua a negarsi tutto ciò che piace, è facile poi abusarne non appena se ne presenta l’occasione. A maggior ragione, quando l’obiettivo è perdere solo qualche chilo, conviene puntare su atteggiamenti più flessibili nei quali si enfatizzano alcuni aspetti comportamentali, come l’importanza di controllare le porzioni e di mangiare lentamente, mentre si accetta qualche trasgressione, che può essere neutralizzata aumentando l’attività fisica». E il professor Fatati che cosa fa per mantenersi in forma? «Cerco di pensare giovane e di continuare a fare le stesse cose che facevo prima, con un pò più di giudizio. In pratica, faccio mia la massima: progetta come se avessi davanti tutta la vita, ma opera come se questo fosse l’ultimo giorno».

4) FORZA, MUOVETEVI: ANZI BALLATE – Dice Patrizio Sarto, responsabile medicina dello sport della Unità locale socio sanitaria 9 di Treviso e pluricampione del mondo di pattinaggio a rotelle: «Non si può pensare di dimagrire bene senza abbinare alla dieta un adeguato esercizio fisico. E perché questo non diventi un “peso” è importante trovare le forme di attività che più incontrano i gusti individuali. Può andare bene camminare (anche per fare shopping), correre, andare in bicicletta, qualsiasi attività che aiuti a bruciare calorie. Anche ballare: perché no? Non dimentichiamo però che l’esercizio fisico è importante, oltre che per la salute in generale, anche per mantenere la massa magra e perché stimola la formazione di beta endorfine che danno un senso di benessere (grazie anche a questo, può diventare meno difficile lo stare “a dieta”). A beneficiare di tutti questi effetti positivi non sono solo le persone sane, ma forse, e più ancora, coloro che hanno problemi di salute. Per trarre il massimo dei vantaggi ed evitare rischi è però fondamentale un programma mirato, formulato possibilmente da un medico dello sport che, una volta valutato il rischio cardiovascolare, suggerisca la frequenza, la durata e l’intensità delle sedute di allenamento e la gradualità con cui aumentarla». Il segreto dello sportivo per stare in forma? «Pur non allenandomi più come un tempo, continuo a praticare attività fisica moderata e seguo con attenzione la dieta mediterranea».

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5) PER RESISTERE VI SERVE UN AMICO, MEGLIO SE È INTIMO- «E’ esperienza comune — ci ricorda David Lazzari, responsabile del Servizio di psicologia dell’azienda ospedaliera di Terni e Presidente Società italiana di Psiconeuroendocrino- immunologia — che ciò che mangiamo e quanto mangiamo dipende non solo dalla fame del corpo, ma anche dai nostri stati d’animo e che emozioni negative o eccesso di stress rendono difficile adottare e mantenere comportamenti più sani anche quando siamo perfettamente consapevoli della loro importanza. E’ quindi evidente che, anche se il desiderio è solo quello di dimagrire un pò, è difficile che per risolvere il problema possa bastare l’ultima dieta “infallibile”. E’ ovvio che abbiamo bisogno di qualcosa di diverso. Dietro ogni comportamento, anche sbagliato, c’è un gioco di equilibri fra costi e benefici. Quindi, se continuiamo a mangiare troppo, probabilmente è perché questo ci aiuta in qualcosa. Capirlo e cercare delle alternative al beneficio che troviamo nel cibo rende più facile il cambiamento. E sebbene questo dipenda da noi, è molto importante costruire alleanze, con il nostro partner, con un altro familiare, con un amico. Avere chi ci ascolta quando ne sentiamo il bisogno, chi viene in palestra o a camminare con noi, chi ci appoggia nella scelta di una alimentazione più salutare è di sicuro un grande aiuto». Che cosa fa Lo psicologo per conservare una buona forma fisica? «Cerco di fare attività fisica con regolarità: mi piace il nuoto, che fa bene al corpo e alla mente. Inoltre, cerco di andare a piedi, o di fare le scale anziché usare alternative certo più comode, ma di sicuro meno vantaggiose».

Carla Favaro, Corriere della Sera, marzo 2010


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