Prima le parole di Fini sulla durata della legislatura, poi l’astensione sulla sfiducia a Calderoli, infine il sì alla ignobile riforma Gelmini. Da salvatori della patria, i finiani si ritrovano (assieme ai loro improbabili alleati) ad essere la stampella del governo, proprio come è sempre accaduto da sedici anni a questa parte. D’altronde (e ne avevo già cianciato qui) il coraggio, specialmente in politica, non è una dote che tutti possono vantare. Detto ciò, voglio augurare buone feste a tutti i lettori. Mi raccomando però, festeggiate preparandovi bene al ritorno alla triste realtà dopo i bagordi. Dal 27, infatti, ci ritroveremo tutti a parlare di un argomento mai toccato negli ultimi anni. Quale? Berlusconi, i suoi processi e la costituzionalità del legittimo impedimento. Ci sarà da soffrire…
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