Avere un’attività onirica come la mia spesso è un’esperienza interessante.
Perchè aggiunge alle 16-17 ore di veglia anche un paio di ore (percepite) di sogni, che spesso – essendo io un tipo fantasioso a prescindere da quello che mangio la sera – hanno pure sceneggiature degne di nota.
Certo, capita che ci siano sogni brutti o paurosi o angoscianti.
Ma la maggior parte delle volte sono storie piacevoli da seguire.
L’unico problema è che, in giornate come oggi, mi sveglio che sono più stanco di quando sono andato a dormire.
Evidentemente i sogni di stanotte, appesantiti dalla stanchezza della corsa di ieri pomeriggio e dal fritto di pesce di ieri sera, sono stati troppo faticosi da seguire.
Per stanotte programmo “Natale in India”.
Magazine Diario personale
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