di Carla Ruocco, M5S Camera. Renzie stanga la prima casa con la benedizione dell'Europa dei tecnocrati. Il governo Renzie ha varato un ricco aumento del prelievo fiscale sulla casa. Il limite massimo dell'aliquota della TASI passa dal 2,5 per mille al 3,3 per mille. Per la prima casa si pagherà: - Imu per le categorie catastali a1, a8 e a9. Queste continueranno a pagare l'Imu per intero, con aliquota fino al 6 per mille (sommata con la tasi, l'aliquota totale non potrà superare il 6,8 per mille); - Mini Imu per tutte le prime case (che si trovano nei comuni che avevano applicato aliquote sulla vecchia imu superiori al 4 per mille); - TASI con un'aliquota che parte dall'1 per mille e può arrivare, grazie al nuovo aumento, fino al 3,3 per mille. Grazie ancora Renzie! - TARI in quanto tariffa rifiuti. Per le seconde case e tutti gli altri fabbricati (uffici, negozi, capannoni, ecc.): - Imu per intero, irpef (50% sulla rendita catastale dell'immobile per le seconde case non affittate che si trovano nello stesso comune della prima abitazione), TASI, TARI.Prima la somma delle aliquote di Imu più TASI non poteva superare il 10,6 per mille. Grazie a Renzie ci saranno aumenti e le aliquote sommate potranno raggiungere l'11,4 per mille.
Il "rottamatore" non ha rottamato la vecchia abitudine di frugare in tasca al ceto medio. Per noi la prima casa è sacra e i soldi vanno trovati altrove: nei caveau delle banche e delle assicurazioni, nei conti delle lobby delle slot machine o dei grandi gruppi dell'energia fossile.