Facciamo un esempio: 10.000 euro di Bot annuali, che oggi rendono l'1,50% al netto di tasse (12,5%) e commissioni (0,30%), sono appena sufficienti per coprire la nuova richiesta del Fisco, pari all'1,2% del patrimonio considerato. Degli interessi annuali, dopo il super bollo, rimarrebbero 30 euro, di cui 18-20 vanno alla banca per la gestione del servizio. In tasca del Bot people da 10 mila euro, quindi, alla fine ne rimangono una decina.La norma in approvazione prevede che dai circa 35 euro attuali per la tenuta di un dossier titoli in banca si passi nel 2012 a 120 euro e poi, dal 2013, a 150 euro per importi fino a 50 mila euro e di 380 euro per importi superiori a 50 mila. Come sempre, di progressivo questa nuova tassazione non ha niente. Infatti
Un pò meglio andrebbe invece a chi, per esempio, possiede 30 mila euro di Bot: 120 euro rappresentano «solo» lo 0,4% del suo capitale e si mangiano, quindi, «solo» un terzo abbondante dei 450 euro di interessi netti assicurati oggi dai Bot.E ancora meglio va a chi possiede capitali più consistenti
Per chi dovesse superare di poco la soglia fatidica dei 50 mila euro, invece, il super bollo sull'estratto conto significherebbe un esborso pari allo 0,76% del capitale. E la percentuale, ovviamente, diminuisce al crescere del patrimonio: con 300 mila euro, il prelievo si riduce a poco più dell0 0,1%.Tutto questo, nonostante la promessa solenne del premier di non mettere le mani nelle tasche dei cittadini. Se è questa l'aria che tira, probabilmente quella dell'abbassamento delle tasse è solo una chiacchiera da bar. Ancora una volta, il grosso della manovra lo paga il cittadino medio. Per i detentori di grossi capitali, la nuova tassa di 380 euro rappresenta una goccia nel mare, mentre per chi ha poco più di 50 mila euro, frutto dei risparmi di una vita, rappresenta un'Ici con gli interessi. Quello che è uscito dalla porta è rientrato dalla finestra, con gli interessi.
Qui il testo originale del decreto in visione al Quirinale.