Pochi giorni fa è uscito nelle librerie per Wingsbert House La stanza del principe di Alessandro Di Nuzzo, un romanzo storico basato sulla vita di Nicolò Machiavelli.
Poco più di cinquecento anni fa, Nicolò Machiavelli completava un breve trattato di politica intitolato De principatibus, Il Principe, ancora ignaro del successo planetario e immortale di questa breve opera, ancora oggi discussa, letta e amata. Tutti, forse, conoscono il contenuto delle pagine del Principe, ma quello che nessuno conosce, e che La stanza del principe vuole delineare, è la figura di Nicolò Machiavelli, spesso dimenticato, relegato a semplice scrittore del trattato politico più famoso di sempre.
Ma come arrivò a scrivere Il Principe? Questa è la domanda alla quale il La stanza del principe cerca di dare una risposta intrecciando vero storico e vero di fantasia…Siamo nel 1513, anno fatidico e drammatico per il Segretario fiorentino che deve assistere, impotente, alla caduta della repubblica. Nicolò viene esiliato, dopo aver subito prigionia e torture, accusato di aver cospirato contro i Medici, ora di nuovo padroni della città. Costretto a occuparsi di pecore, del taglio della legna, di vigne da rimettere in sesto, Nicolò si “ingaglioffisce” all’osteria del borgo, giocando a carte per denaro e disputando con i villani. Ma è al ritorno nella sua stanza di studio che è costretto a fare dolorosamente i conti con se stesso, con le ansie e con le sue ambizioni, a rivedere tutta la sua vita nel momento in cui la ruota della fortuna è al punto più basso. Ed è proprio in questi bui momenti che quelle pagine intrise di politica, sangue e Storia nascono, ma impregnate anche da flash-back che Nicolò rivive della sua vita passata, di autoanalisi, con un processo modernissimo, senza il quale non è possibile capire gli approdi del suo pensiero. La stanza del principe è un romanzo che intende ricercare fra le pieghe del ritratto di Machiavelli i segni della sua sofferenza e della sua grande umanità. Il Principe non è il manuale della crudeltà al governo, quanto, piuttosto, la rappresentazione più lucida che sia mai stata data degli inganni del potere, laico o religioso, perché siano riconosciuti in tempo dai popoli.
Alessandro Di Nuzzo (Reggio Emilia, 1968) ha scritto per il teatro Café Lumière (2010) e Garibaldi 32 (2011), il docufilm Prosociality Sport Club (2013) e il volume Francesco da Buenos Aires. La rivoluzione dell’uguaglianza (Wingsbert House, 2014). La stanza del principe è il suo primo romanzo.