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La statistica dei capelli bianchi

Creato il 30 settembre 2014 da Webmonster @mariomonfrecola

Bloccato sulla comoda poltrona ed imprigionato nel morbido asciugamano di spugna bianco, osservo cadere lentamente una ciocca innevata di capelli.

Il colpo del barbiere suscita una profonda riflessione: «ma quanti capelli bianchi ho?» rifletto a voce alta.

«Dotto’ non vi preoccupate, non sono molti» mi consola con tono incerto il giovane coiffeur.
«Non chiamarmi dottore, sono Mario …» replico dubbioso.
«Come volete voi, dotto’» sentenzia asettico il giovane mentre continua la sua opera di potatura.

La nevicata improvvisa mi riporta dietro nel tempo, nell’aula dell’Università di Matematica, lezione di Statistica: come contare il numero di pesci in un lago?

Il metodo è detto del cattura-ricattura: si pescano alcuni pesci, si marcano con una vernice innocua e si rimettono nel lago. Dopo qualche giorno, si ripescano un certo numero di pesci (solitamente diverso da quelli presi la prima volta). Sono stati marcati ad esempio 20 pesci. Si sono ripescati 15 e 3 di essi sono marcati. Con una opportuna proporzione, si ricava il numero N dei pesci totali presenti nel lago (per gli esperti, 15 : 3 = N : 20, cioè nel lago ci sono N= 15*20/3 = 100 pesci circa).

Prendo tra le mani il ciuffo appena caduto, conto minuziosamente quanti capelli sono bianchi e quanti neri, poi lo getto. Ne riprendo un altro, continuo con il conteggio. Ripeto il procedimento con un terza, microscopica ciocca.

«Dotto’ che fate?» chiede il parrucchiere incuriosito.
«Calcolo quanti pesci ci sono nel lago» replico concentrato.

Mi guardo allo specchio con attenzione, la statistica conferma: il 60% dei miei capelli sono innevati.

«Dotto’, volete fare una tintura? Usiamo solo prodotti naturali», l’imprenditore fiuta l’affare e subito si insinua tra le prime incertezze senili.

«E perché?» sbotto divertito.

La statistica – come la Vita – ha le sue regole e vanno accettate.

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Come sarò tra 20 anni

MMo



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