La statua della discordia

Creato il 06 aprile 2010 da Dragor

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In Sénégal quasi il 10 per cento dei bambini muore entro il primo anno di vita. In Sénégal la maggior parte degli abitanti deve sfangarsela con meno di 1 dollaro al giorno. 50 anni dopo l’indipendenza, il Sénégal resta uno dei paesi più poveri del mondo. Ma il 3 aprile il presidente senegalese Wade ha inaugurato la statua più grande del mondo,  la Statua della Rinascita, costata la bellezza di 24 milioni di euro, per celebrare il cinquantenario dell’indipendenza. Situata al sommo di 251 gradini per essere vista da lontano, la monumentale scultura in bronzo (alta 50 metri, più della Statua della Libertà a New York), s’ispira al realismo socialista della Corea del Nord rivisitato e corretto dal lirismo panafricano di Abdoulaye Wade. Rappresenta una famiglia che si libera dal gioco della schiavitù e dell’oscurantismo, guardando verso un avvenire radioso.

     Come reagiscono i senegalesi? Secondo i media locali, almeno la metà è contrario a questa manifestazione di “megalomania” del regime. Qualcuno protesta perché i tratti dei personaggi sono più coreani che africani. Gli imam protestano perché la donna è poco vestita e l’uomo mostra le gambe. Le femministe protestano perché la donna sta dietro l’uomo. Gli abitanti del quartiere dove sorge la statua, una delle più povere baraccopoli di Dakar, protestano perché con quei soldi si sarebbe potuto dotarli di case decenti.. Qualcuno sostiene che il Sénégal non è realmente indipendente perché, in virtù degli accordi di cooperazione con la Francia, è obbligato a ospitare un contingente di militari francesi pronti a intervenire per difendere gli interessi della Francia. Che sono numerosi, perché la maggior parte delle grandi imprese è controllata da capitali francesi.

  

   Chi è contento, allora? Sicuramente il presidente Wade, al potere da 10 anni (adesso ne ha 83), che vorrebbe di trasmettere il suo potere al figlio Karim come se il Sénégal fosse una monarchia ereditaria. Infatti Wade rivendica la proprietà intellettuale della scultura, attribuendosi il 35 per cento sugli incassi dello sfruttamento commerciale delluogo. Come dire che la sua famiglia avrà una rendita a vita. In un’intervista al “Journal de Dimanche”, Wade dichiara di non capire le polemiche.” Che cos’avrei dovuto fare, una statuina da salotto? La Statua della Libertà vi sembra troppo grande? E il Cristo Redentore che domina Rio è un segno di megalomania? Qualcuno si chiede perché gli egiziani hanno costruito la Sfinge?”

  

   Forse no, ma qualcuno si chiede dove finiscono i soldi per gli aiuti all’Africa.

   Dragor


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