Con il passare dei mesi, la scalata dei segni araldici di una simbolica fine del mondo sembra diventare più innegabile; lo stesso è per la profezia dell’anno maya, alla quale ci si sta preparando per l’apoteosi, convalidata tanto per il prestigio della misteriosa ed impeccabile precisione delle loro osservazioni astronomiche, quanto per la tendenza a rifugiarsi nell’occulto regnante in tempi di crisi e decadenza.
Nei paesi occidentali, il lato finanziario è la manifestazione di questa crisi che sembra colpire direttamente i cittadini. Dopo una timida promessa di recupero, la situazione limite provocò un nuovo attacco degli speculatori finanziari all’economia nazionale dei paesi più vulnerabili che causò una caduta in piccata delle borse occidentali e mise in evidenza le possibilità di recupero economico in questa regione del mondo.La posizione dei settori più conservatori del Partito Repubblicano ha forzato gli Stati Uniti, che stavano per dichiararsi in sospensione di pagamento, agli inizi del passato agosto, dal momento in cui i conservatori negavano di approvare i presupposti per il prossimo affinché l’amministrazione Obama si impegnasse a ridurre i programmi sociali e a non aumentare le imposte. Tale è la situazione che perfino gli analisti meno contrari al pessimismo reputano che stiamo vivendo il peggiore momento dal 2008 ed abbondano le voci, non tutte caratterizzate abitualmente dal catastrofismo, che sostengono che la crisi non ha fatto che incominciare.
In epoche come questa, quando risulta inconcepibile la cecità collettiva, d’altra parte tanto bene preparata mediante un sistema olistico e polifunzionale di lavaggio di masse planetario, che ci ostacola nel renderci conto che il nostro sistema e forma di vita non risultano sostenibili, c’è qualcuno che, mentre aspetta serenamente che reagiamo con dignità come specie, riesce a trovare divertimento guardando la replica della splendida statua equestre del secolo II, situata nel centro della Piazza del Campidoglio – l’originale si trova nei Musei Capitolini: http://www.museicapitolini.org/ e ritornando alla lettura delle Meditazioni o dei Soliloqui del personaggio in essa rappresentato, l’imperatore filosofo Marco Aurelio, con il quale il tempo è stato generoso nel dimostrare una delle sue più famose asserzioni, vale a dire che “tutto quello che accade, giustamente accade”, perché non abbiamo solo la fortuna che si sia conservato durante tanti anni la sua statua, era normale fondere il bronzo per coniare moneta o fare altre statue, ma anche i singolari appunti, tanto per la sua eleganza letteraria quanto per la sua profonda onestà, nei quali versò le sue riflessioni filosofiche e morali.
Paul Oilzum
E’ possibile e ragionevole pensare che questi sono tempi che chiamano di più l’attenzione che l’accettazione e la calma, però questo non rappresenta un ostacolo per leggere i testi e osservare la scultura di Marco Aurelio a Roma dove trovi, in primo luogo, calma se il cambiamento desiderato esita a materializzarsi.
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Tradotto da: Vanessa Rosselli
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