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La stirpe del male - Devil's due

Creato il 04 giugno 2014 da Misterjamesford
La stirpe del male - Devil's dueRegia: Matt Bellinelli-Olpin, Tyler GilletOrigine: USAAnno: 2014Durata: 89'



La trama (con parole mie): Zach e Samantha, novelli sposi innamorati ed ansiosi di godersi la vita insieme, dopo una notte decisamente strana in un locale altrettanto particolare a Santo Domingo, fanno ritorno a casa senza sapere che la ragazza, rimasta incinta, porta in grembo uno dei profetizzati portatori dei geni dell'anticristo. La passione per i filmini amatoriali di Zach diviene quindi un veicolo per testimoniare il progressivo cambiamento della giovane, resa sempre più aggressiva ed in grado di compiere imprese e gesti spaventosi con il passare dei mesi.
Cosa accadrà, dunque, alla coppia e al loro bambino? Riusciranno a sopravvivere e venire a capo del mistero?
La stirpe del male - Devil's due
Fin dai tempi di Blair Witch Project, il mockumentary rappresenta un campo minato ed una tentazione decisamente irresistibile per i registi legati all'horror, nonostante la Storia abbia di fatto mostrato quanto poco convenga, di norma, avventurarsi in un terreno così sconnesso: fatta eccezione, infatti, per poche chicche da ricordare - Lake Mungo, The Troll Hunter - il genere ha riservato al pubblico quasi esclusivamente schifezze inenarrabili, che periodicamente tornano a rinfoltire le fila dei Ford Awards dedicati al peggio dell'anno.
Di recente era rientrato pienamente nel novero Il segnato, innocuo quanto inutile lavoro pronto a proseguire nella tradizione dei b-movies horror basati sul found footage che tanto ha imperversato nel corso delle ultime stagioni, incapace addirittura di scomodare le bottigliate delle grandi occasioni: della stessa pasta è fatto questo La stirpe del male, ennesima escursione nei territori delle possessioni demoniache e delle atmosfere apocalittico/religiose originate da veri Capolavori come Rosemary's baby e L'esorcista.
Senza dare neppure troppo peso alla trama risibile ed alla sua stessa evoluzione, o fare considerazioni sul protagonista Zach Gilford, passato dall'essere uno dei volti della splendida Friday night lights a questa roba, la visione scorre senza pretesa alcuna ed anche piuttosto in fretta, limitando i danni almeno quanto gli spaventi, ormai merce più unica che rara perfino nelle pellicole che, almeno sulla carta o stando all'opinione dei distributori, dovrebbero lasciare senza fiato ben oltre il termine della visione.
Un filmetto innocuo, in definitiva, che mescola i classici luoghi comuni che ci si aspetterebbero da una proposta di questo tipo - i Caraibi come luogo di mistero e perdizione maligna, gli incontrollabili scatti d'ira e le pause inquietanti tipiche delle possessioni, l'escalation che porta dal quotidiano leggermente intaccato ad un vero e proprio bagno di sangue - al tentativo di far assaporare al pubblico - specie quello più giovane - il terrore che ormai decenni fa dispensavano calibri nettamente superiori trattando la stessa materia.
Ora, non so se i ragazzini di oggi - decisamente più smart di quanto non potessimo essere già noi, figurarsi i nostri genitori - possano essere davvero sconvolti da versioni collaterali di Paranormal activity come questa, ma se davvero una porcheruola come il lavoro di Bellinelli-Oplin e Gillet riesce nell'intento di scatenare il panico in una platea attuale direi proprio che il futuro del genere naviga in acque decisamente agitate, con il rischio concreto di inabissarsi in wannabe movies insipidi dall'impatto pressochè nullo. Almeno se confrontati con l'old school dell'orrore.
Tutto questo senza contare che, quando da una visione si riesce a cavare così poco da faticare a trovare un qualche argomento per scrivere un post decente e non in formato tweet, le cose non si mettono troppo bene: a suo favore questo Devil's due ha giusto l'avversione della protagonista per i prelati - posizione che non mi sento di non condividere - ed una sorta di ingenuità quasi naif di fondo, legata principalmente alla qualità più che bassa non solo del prodotto finito, ma anche, di fatto, dello spessore dei suoi artefici.
Resta il mistero legato al fatto che proposte clamorosamente superiori ed interessanti fatichino a trovare una collocazione all'interno del mondo della grande distribuzione e robaccia di questo genere occupi uno spazio decisamente importante in sala: se fosse il Saloon a gestire queste faccende, difficilmente Devil's due avrebbe raggiunto un pubblico superiore a quello dei due registi con i loro amici e parenti.
Ma chissà, forse la stirpe del male è già tra noi.
MrFord
"It's a new breed
a new breed of evil
conceived in the moonlight
breathing fire."
Farmer boys - "A new breed of evil" -


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