La storia del calcio, titolari e riserve

Da Zazienews

I Mondiali di calcio sono entrati nel vivo, il Brasile festeggia la sua prima vittoria, mentre nelle strade di San Paolo, Rio de Janeiro e Salvador la protesta testimonia situazioni di disagio e di difficoltà sociale. Anche nel libro di Stefano Ferrio, Fino all’ultimo gol, in catalogo per FeltrinelliKids è in corso un Mondiale, una manifestazione che vede in campo trentadue squadre, otto gironi di qualificazione e poi ottavi, quarti, semifinali e finale, proprio come nel grande Mondiale. A fare la differenza è l’età dei partecipanti: età massima quattordici anni. Diverso anche il campo d’azione: le geografie brasiliane lasciano il posto ai campi sportivi di una città italiana. Ma nel SuperMondial giocano tutti: accanto a squadre agguerrite e preparatissime, colpisce la composizione di una squadra che ha incluso tra i giocatori anche quelli che non possono dirsi calciatori provetti. Un libro che nel raccontare una storia che è attesa, trepidazione, necessità di prendere decisioni, una storia che ha protagonisti ragazzi, crea parentesi di scoperta e di approfondimento. Nelle pagine, accanto alle vicende di squadre che hanno nomi come Quellidelparco o Soliti Ignoti, ci sono le storie vere dei grandi del calcio mondiale, ci sono le riflessioni su un  calcio mercato che domina le cronache, sull’identità di squadra. Il testo è accompagnato dalle illustrazioni di Alessandro Baronciani che ci riporta i volti di Mazzola e di Rivera, dei portieri Lev Yashin e Dino Zoff, dell’allenatore  Arrigo Sacchi e di molti altri. Storie nelle storie che ricordano che il calcio è competizione, ma anche territorio etico in cui dovrebbero essere esaltati i valori dichiarati e scritti nella Carta del Calcio. Ed allora a Diomede, figlio di Tideo,  Pallade Atena infuse forza e furore,  perché fra tutti gli Achei si distinguesse  e conquistasse gloria immensa;  un’inestinguibile fiamma gli arse l’elmo e lo scudo,  pareva l’astro d’autunno che splende di fulgida luce  quando sorge dalle acque di Oceano:  di tale fuoco ardevano la testa e le spalle.”  (Omero, Iliade, canto V) Silvana Sola

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