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La storia del mio lavoro..... quarta puntata.

Da Marziasofia1
La storia del mio lavoro..... quarta puntata.
Continuerò questa mia storia per quelli che l' hannogradita per gli altri mi dispiacema finirò tra un pò....i ricordi a volte sono pietre, da portare nel sacco per ritrovare il cammino..ma... pesano...è difficile trasportarli...Nonostante tutto io ci sto provando..chiedo scusa a quelli che vogliono solo sognare...
nel 1994 io non possedevo soloil negozio della scalinata quello con la corte internache vi ho mostrato nel post della terza puntata...che chiameremo Terratoscana TreNoio, ero anche proprietaria di un altro negozio posto in un quartiere limitrofotra le  bianche ville antiche col giardino davanti e la staccionata in ferro ...Case di tipo Londinese per interderci quel quartiere dove vivevanofamiglie di architetti avvocati mediici e professionisti variiin questo locale...quello che state vedendo in queste fotolavoravamo da matti...era un vero e proprio boom.
La storia del mio lavoro..... quarta puntata.
Io decoravo sceglievo disponevo e sistemavo ogni cosa ma non ci stavo quasi mai ioil mio tedsco non eraperfetto e sopratutto le mie orecchie non lo erano... poisapete ...Ty era piccolo  non mi andava di lasciarlo con una baby sitterallora preferivo una commessa in piùe una baby sitter di meno...insomma ...se stavo in negozio lui era con me ma se lui non era a scuolaio ero a casa per lui...
La storia del mio lavoro..... quarta puntata.
diciamo che ero un tutto ...part timecome molte di noi e io anche di più ,dato il motivo e le modalità,per cui lui era stato costretto diciamo a vivere in quel luogo,io avevo ancora maggiori sensi di colpa..di quello che noi tutte madri lavoratrici abbiamoquindi a lui permettevo tuttoera un vero Tyran!!altro che Tyron....
La storia del mio lavoro..... quarta puntata.
Comunque mi occupavo sempre di tutto ...e sopratutto di quanto riguardava la creatività e le pubbliche relazioniNon vi era nessun altro che se ne potesse occupare a pieno merito quanto me...
Lungi da me l' idea di annoiarvi con le mie foto di famiglia sto solo cercando di riuscirenella difficilissima impresadi farvi veramente capire alcune cose di me..ma pare che io non sappia scrivere semplicemente....solo in maniera complicata...Quindi senza affatto badare allo stilestavolta mi sto concentrando sui fatti essenziali...
I fatti a volte  non sempre ,sono semplici e definitivi...Uno di questo era il fatto che quando venne la seconda estateper Terratoscana treL' Estate del 94il nostro lavoro era in piena espansioneil nostro IMPORT funzionava a pieno ritmotanto che decidemmo di affiliarci ad un rappresentate di prodotti italianie alla sua signora Frau...Gunilla...detta da me Blode Ku...Schenki quali esposero i nostri prodotti  nel loro stand alla fierae scrissero centinai di migliaia di DMdi ordini...che avremmo dovuto riccevere noi...ma non andò proprio così...eh nooo...la gentile signora infatti con poche parole di italiano tanta furbizia e poca, molto poca correttezza si disse perchè devo prendere solo una percentuale..troverò queste cose e le importerò da solae fu così chea noi dichiarò le briciole ...il restolo ordinò da se e lo consegnò da se ...scavalcandocideliberatamente...e lasciandoci veramente con un palmo di naso...
La storia del mio lavoro..... quarta puntata.
Vedete questi vasi.? sono di vetro e li chiamavamo Scavo..beh invasero la Germaniapeccato che non ce ne venne niente  o quasi in tasca..Infatti la signora Gunilla " Blode Ku" Schenk(il nome è inventato perchè la tizia potrebbe leggere)e anche se si riconoscerà non ho paurama....si potrebbe riconoscere col virgolettato...che sta a significare  Gunilla "stupida mukka" Schenkmi fregò bene bene...io la chiamavo stupida, ma lei aveva dimostrato che la stupida ero io...
La storia del mio lavoro..... quarta puntata.
e  vedete questi Windlichter?Le famose candele a vento, di cui vi ho già parlato ..si quelli steli  qui visibili in blu e giallo in realtà colorati con dei fiori  dai mille colori intercambiabili ...incollati sopra che i tedeschi amavano usare a decine per decorare le loro tavole?beh invasero il mondo....e naturalmente a me ne venne solo un grazie...almeno quello ...ma non da Gunilla dalla ditta a cui io li avevo commissionati...che mi raccontò il fatto...
La storia del mio lavoro..... quarta puntata.
Era sempre lei ...la famosa Blode Kuad avermi fatto la stessa cosa cariiiina..si lo so...certo...ditemi che sono scema ...che avete solo ragione... ma che ci volete fare? io il male non lo vedo subito... ho bisogno di tempo di molto tempo??No io lo vedo anche troppo per quello mi stavo fidando di lui, una volta tanto glielo dovevo...e tacevo!
Successe così...anche col primo grande magazzino russoaperto dopo la Glasnost..fummo tra i primi a volare a Mosca con tutti i pezzi grossi imprenditori di grande successoche avrebbero partecipato all' apertura del primo supermercato ...L' unico vero supermercato Russo dopo i Gum.Una rappresentanza di imprenditori Amburghesitra cui noi.... che si occupavano di export verso la Russia la quale aveva appena aperto all' occidente....se guardate nella foto il signore elegante e bello dietro di me, quello nella foto in altoè il proprietario di OBI Markt si avete letto bene OBI!
Beh anche li ... gli eventi sarebbero stati superiori alla mia capacità di dominarliIn due parole andò così...venne da noi il miliardario Indo-Svizzero Mr H. che fu il primo milardario ad investire in Russia e ci ordinò un campionario di robanon vi dico quanto era il conto finale che, vi prende un malore.Maremma ....io ero così disperata che mi avesse comprato tutto il meglio.. che quasi quasinon gli avrei dato la merce...ma naturalmente visto l' entusiasmo di lui Tacqui...Fummo ospitati a Moscacon tutti gli onori ...all' apertura del primo punto vendita...erano momenti inebrianti pregustavamo già il successo totale.......dopo di ciò gli altri  che erano con noi e vendevano per esempio scaffalature metalliche comprarono un Cessna privato per volare a Ibiza nella loro finca,altri si fecero ville miliardarie Obi è quello che èe noi...???beh noi fummo di nuovo scavalcati...
La storia del mio lavoro..... quarta puntata.
Analizzando col senno di poi ...so dove era l' erroreeravamo due pazzi sognatorientrambi innamorati del bello...e io ero troppo dipendente da lui.... senza una minima idea di come si facessero gli affari.Io poi non li volevo proprio fare gli affari!!!Ho dimenticato se fra noi accaddero i primi dissapori ...o se il momento fu cruciale..ma forse ...ritengo oggii primi rimbalzi di responsabilità tra noi potrebbero aver avuto origine allora....do dimenticato elaborato...rimosso...questo mente invecericordo ancora gli spettacoli russi ...i tassisti folli.. e i dolci fantastici del Penta Olimpic Hotel....nonchè le limousine che ci accompagnavano di qua e di là come fossimo dei magnati..altro che magnati ....di li a poco ci si sarebbero, Magnati..chi sa in quel caso chi fu il traditore?? ah ma che importa!!!
La storia del mio lavoro..... quarta puntata.
Noi comunque eravamo felici ...i nostri Natali..la nostra casa, la nostra famiglia...noi tre  a cui si aggiungeva la figlia di Lui di cinque anni soli più grande di Ty,per noi era tutto...certo ci si rimaneva male maera tutto così bello allora...così fantasmagorico, così eccitante...aver cominciato dal nulla e possedere un piccolo imperoci dava una forza e una speranza in noi stessa infinita...avevamo, un vero piccolo impero...anche se, ipotecato ...da una spada di Damocle invisibile,che il brutto ...cercavamo di dimenticarlo...anche se non sempre ci riuscivamo...
La storia del mio lavoro..... quarta puntata.
A quei tempi avevano costruito il primo Intercitye noi cominciammo a viaggiare un pò più comodi e cercammo di farci spedire la merce acquistatainvece di trasportarla da noi col carrelloin lunghi viaggi interminabili....
Ty cresceva e osservava ammirato ed estasiato quel grande treno veloce che ci portava in italiama chi si godette quel primo viaggio con l' entusiamo di un bambino di fronte a una giostrafu Lui...per la prima volta non guidava e poteva godersi il panorama oltre che giocare al trenone invece che ai trenini...come faceva di solito....
La storia del mio lavoro..... quarta puntata.
Ogni anno oltre che nella casa che avevo lasciato a La Speziafacevamo le vacanze in Ostsee e al Nordsee nel Mar Baltico e nel mare del Norde alla fine cedetti un paio di volte al tentativo di prendermi delle ragazze alla pari che si occupassero del bimbo...dei  bimbi...viaggiammo moltissimo Olanda Danimarca  Legoland i paesi Baltici tedeschiinsomma tutto il nord 
Erano bei tempi avventurosi forse ci eravamo illusi di essere sul punto di farcela...forse tutti i nostri sforzi stavano per essere premiati... prima o poi avremmo potuto comprarci una casa e forse vedere anche i frutti del nostro lavoro che sarebbero germogliati per il futuro...
La storia del mio lavoro..... quarta puntata.
Quello a cui non rinunciavo maiera lo shopping in Ottobre a Roma, nelle vie della modail giorno del mio compleannoqui siamo nel 1994e io alloggiavo al Capranichettaproprio davanti a Montecitorio...ehy lo sapete, che i politici fischiano dietro alle donne...ahahah...
La storia del mio lavoro..... quarta puntata.
A proposito di politici...questo era il console Italiano ad Hamburgdi cui taccio il nome ma ricordo perfettamente... con la sua bellissima signora...Un giorno mi invitò al Quattrostagioni e io gli dissibella bella si sig Console e dov'è questa pizzeria Italiana??e lui mi rispose.ridendoIo intendo l' Hotel Vierjahreszeitene così entrai da sola nella Deutsche Italienische Wirtshaft KREIS una sorta di confindiustria Italo Tedesca io sola donna tra tutti Uomini d' affaridovevate vedere le mie entrate in sala ..ehehheLui voleva che io ne creassi una catena di Terratoscana!
La storia del mio lavoro..... quarta puntata.
Le feste e le pubbliche relazioni intanto continuavano a pieno ritmo e noi non facemmo caso...al fatto chel' estate del 94 scoppiò come una furia e ci travolse con temperature da incubo  mai provate, per i tedeschi del nordI vecchi.. nei negozi cadevano giù come le moschee venivano ricoverati in ospedale...ci fuorono anche dei mortinessuno più usciva di casa...Noi  itanto avevamo ascoltato il proprietario del negozio e lo avevamo denunciato perchè luidenunciasse a sua volta la signora del negozio accanto...e aspettavamo la risposta del tribunale che ...non tardò a venire.
La storia del mio lavoro..... quarta puntata.
Forse ci accorgemmo che il banchetto stava per finire...forse no...forse lo sapevamo, che ne sonon ricordo che la follia di quei tempi concitati e la forza che c'era dentro di mela determinazione sconvolgente..la precisa indomita volontàSapevo che tutto avrebe potuto finire??Non credo di averlo saputo allora...mi pareva impossibile...ma anche se non parlavo..il mio familiare pessimismo si stava facendo sentiree tutto mi confermava che io avevo avuto fiuto a giudicare certe persone..in un certo modo...ma Lui non voleva sentirne nemmeno parlare...ecco che  la prima forma di scarico delle responsabilitàcominciava a spuntare ...
Quando, in quell' estate del 94 un giorno di una calura insopportabile..mentre il locale era vuoto in un pomeriggio a 36 gradi dalla porta del negozio scese quelle scale, una tizia....sulla quarantina passata... con gli occhiali sulla punta del naso una dentiera di orribili denti fintifermati da un ferro di traverso con in mano una sporta della spesa enorme che definire borsa era utopisticoe si presentò allungando un pò la manoun pò curva su se stessa...senza stenderla tutta col pugno quasi chiuso eppure molle....e con un sorriso falso si presentò:Piacere... Mariele Hildebrand Ficke mai nome fu più profetico...Io non credo in niente ...sono atea e dubbiosa su tuttoma in quel momento 
in quel preciso momentosentii un brivido corrermi lungo la schiena e pensai..Il diavolo esiste!
Arrivederci alla prossima se vi andrà
La vostra Marzia Sofia
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